«Napoli magica», Vittorio Del Tufo al liceo Umberto

«Napoli magica», Vittorio Del Tufo al liceo Umberto
Le città - affermava Marco Polo - prendono forma dall’umore di chi le guarda. E restano invisibili agli occhi di chi non sa guardarle, ammoniva Italo Calvino. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le città - affermava Marco Polo - prendono forma dall’umore di chi le guarda. E restano invisibili agli occhi di chi non sa guardarle, ammoniva Italo Calvino.


Partendo da questi presupposti, verrebbe da chiedersi…come si guarda Napoli? Come si guarda una città che è icona e sinonimo di un modo di essere universalmente noto eppure che nasconde e alimenta, nelle stratificazioni della sua storia millenaria, numerosissimi misteri?

Ne discuteranno, nella mattinata di venerdì 17 gennaio, gli studenti del Liceo “Umberto I” di Napoli, nell’incontro con Vittorio Del Tufo sul saggio “Napoli Magica” (Neri Pozza).

L’evento è organizzato come introduzione a diversi laboratori e sperimentazioni didattiche sul tema “Napoli”, che si alterneranno nell’arco di tutta la giornata del 17 fino a tarda sera.

“Napoli è più riconosciuta, che realmente conosciuta. Oltre ogni oleografia, ogni folklore ed ogni fake news, l’esperienza che abbiamo voluto proporre ai nostri liceali è stata di immergersi con consapevolezza nello spirito mitico della città per imparare a conoscerla nel profondo” dichiara Carlo Antonelli, Dirigente scolastico del Liceo.

“Come scuola, la nostra proposta è stata quella di usare il testo di Del Tufo come momento di incontro-incrocio tra generazioni. Siamo convinti infatti che sia necessario offrire ai nativi digitali della generazione Z l’opportunità di conoscere il bagaglio umano e morale che storicamente anima la napoletanità, ma di cui i ragazzi non sono sempre pienamente consapevoli” – aggiunge Carla de Falco, responsabile del progetto “Incontri d’autore al Liceo Umberto I”.

Con queste premesse sarà condotto dunque il dialogo tra il giornalista e gli studenti. Nella speranza che proprio dalla scuola e dal mondo dell’informazione riparta l’operazione di ricostruzione della nostra identità, lacerata dal dolore di molta dimenticanza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino