Napoli, al Nest il teatro è interattivo e denuncia lo slut-shaming

Lo spettacolo Oblio, in scena il 9 e 10 febbraio, vede in scena Anna Carla Broegg, Cristel Checca e Francesco Figliomeni

Lo spettacolo
Che cos’è lo slut-shaming? Si tratta di un fenomeno che colpisce le donne nell’era di internet. La traduzione letterale dall’inglese è...

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Che cos’è lo slut-shaming? Si tratta di un fenomeno che colpisce le donne nell’era di internet. La traduzione letterale dall’inglese è “l’onta della sgualdrina” ed è questo il tema dello spettacolo in scena al Nest di via Bernardino Martirano, il prossimo 9 e 10 marzo.

La pièce, che vede protagonisti in scena Anna Carla Broegg, Cristel Checca (anche autrice e regista) e Francesco Figliomeni, è interattiva e coinvolge il pubblico in sala in un quiz show dove la protagonista è una ragazzina vittima di slutshaming, morta suicida dopo che un video erotico privato finisce online. Gli spettatori sono invitati a ripercorrere a la vita della protagonista e le sue scelte. La presentatrice pone al pubblico una serie di domane con tre possibili alternative tra cui lo spettatore potrà scegliere votando dal suo smartphone, vedendo poi le conseguenze in scena entrando nel privato della protagonista. 

Oblio è un progetto che ha l’obiettivo di creare un dibattito e sensibilizzare il pubblico su un problema che è tristemente noto come revenge porn (porno vendetta) dove le vittime sono uccise da i like, i commenti e i meme. Si chiama gogna mediatica e investe quelle donne giudicate “colpevoli” di trasgredire i codici di condotta sessuale che la società ha previsto.

Data la sua struttura ogni replica di Oblio è unica, variando di volta in volta in base alle decisioni del pubblico. Con una durata di circa 45 minuti lo spettacolo può essere replicato più volte durante la stessa serata.

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Il Mattino