Orto Botanico di Napoli, torna la favola di Pinocchio per i più piccoli

Orto Botanico di Napoli, torna la favola di Pinocchio per i più piccoli
Riprende con un grande classico della letteratura universale per l’infanzia, dopo la pausa di Pasqua, la programmazione delle «Fiabe di primavera»...

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Riprende con un grande classico della letteratura universale per l’infanzia, dopo la pausa di Pasqua, la programmazione delle «Fiabe di primavera» all’Orto Botanico di Napoli. In programma, sabato 23 e domenica 24 aprile (alle ore 11, replica anche sabato 30), lo spettacolo intitolato «Gli alberi di Pinocchio» rilettura del capolavoro di Collodi, nell’allestimento ideato e realizzato da Giovanna Facciolo per la 26 edizione della rassegna organizzata da I Teatrini e dall’Università degli Studi Federico II in collaborazione con La Scena Sensibile.

Lo spettacolo è interpretato da Monica Costigliola, Valentina Carbonara, Alessandro Esposito, Adele Amato de Serpis, Antonella Migliore che, nel suggestivo scenario naturale dell’Orto Botanico, mettono in scena l’avventuroso percorso di crescita della marionetta nata nel 1881 dalla penna dello scrittore fiorentino. Interagendo con i personaggi della fiaba ed i giovanissimi spettatori, Pinocchio prova a diventare un bambino come tutti quelli che lo circondano e ad imparare, in particolare, a rifuggire dalle false illusioni che gli garantiscono facili ricompense.

Le bugie, le promesse, le tentazioni ed i pentimenti del celebre intreccio sviluppano un percorso dinamico e rocambolesco che, spiega l'autrice e regista Giovanna Facciolo, «alla fine della messinscena farà si che al posto della marionetta ritroveremo un ragazzino in carne ed ossa, pronto a rispettare l’impegno dei propri compiti quotidiani ed a guadagnarsi con fatica le piccole conquiste della crescita. Per prima cosa, vorrà andare a scuola come tutti i bambini che lo hanno accompagnato e, per recuperare il tempo perduto, si farà aiutare proprio da loro».

Con lui vivremo gli incontri fondamentali della sua movimentata storia: il Grillo Parlante, Mangiafuoco, Il Gatto e La Volpe, Lucignolo nel Paese dei Balocchi, sotto lo sguardo sempre vigile della Fata Turchina. Infatti, è proprio grazie alla sua provvida e magica presenza, che Pinocchio si salverà dalle disavventure di quelle false illusioni che gli promettono strade comode per facili ricompense.

E così, dopo essersi precipitato a salvare il suo povero babbo «diventerà un ragazzino in carne ed ossa, proprio come voi» dirà la Fata Turchina salutando il giovane pubblico, «perché Pinocchio ha un cuore grande e generoso, proprio come voi». Costumi e scene di Arianna Pioppi e Monica Costigliola. 

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Il Mattino