Al via la rassegna “Note d’archivio”: alla riscoperta del mandolino e del madrigale

Il primo appuntamento è previsto per il 21 giugno per il concerto “Archi in Festa”

La locandina dell'evento
Il 21 giugno e poi a settembre con tre appuntamenti, prende il via “Note d’archivio” un progetto nato dalla collaborazione tra Pietà de’ Turchini,...

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Il 21 giugno e poi a settembre con tre appuntamenti, prende il via “Note d’archivio” un progetto nato dalla collaborazione tra Pietà de’ Turchini, Fondazione Banco di Napoli e Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania nel cuore del centro storico di Napoli. Si inizia con l’ensemble “Gli archi del Real Collegio” per la festa della musica, quindi da settembre l’evento dedicato al madrigalismo di Gesualdo con Sandro Cappelletto e Rosso Porpora e infine la rassegna “A corde spiegate” per una rilettura in chiave colta e contemporanea dell’iconico mandolino. Il tutto nella bellezza elegante di Palazzo Ricca e Palazzo Diomede Carafa.

Il 21 giugno, in occasione della Festa della Musica, Pietà de’ Turchini insieme a Fondazione Banco di Napoli e con la collaborazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, presenterà il concerto “Archi in Festa”, primo appuntamento della rassegna “Note d’Archivio” con l’ensemble Gli archi del Real Collegio diretto da Antonio Maione, decano del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, pianista e direttore di solidissima carriera internazionale, affiancato dai solisti Luca Signorini, compositore, scrittore e violoncellista, e il virtuoso della viola Pietro Massa. Per “Archi in Festa” si è dunque scelto un repertorio di grande efficacia che tra Pergolesi, Boccherini e Mozart, potrà dare la giusta luce ai solisti e ai giovani talenti del conservatorio storico più famoso del mondo e al contempo raccontare in musica il divenire dell’orchestra d’archi nel secolo più luminoso della storia musicale.

La rassegna riprenderà poi l’8 settembre a Palazzo Diomede Carafa, sede della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, che si apre per la prima volta alla musica con un impaginato rarissimo che, nella ricerca minuziosa del suono ideale per Don Carlo Gesualdo. Un vero percorso di scoperta e riscoperta nel madrigale, antenato nobile della forma canzone, affidato all’eccellente Ensemble Rosso Porpora, sei solisti per la parte vocale, Walter Testolin alla direzione e la voce narrante dello scrittore e divulgatore Sandro Cappelletto autore della drammaturgia. Dunque un grande organico per una resa eccellente della sonorità unica di Gesualdo ed un intenso viaggio psicologico nell’anima di questo misterioso intellettuale napoletano che ha davvero fatto la storia della musica della civiltà occidentale.

Il 15 e il 22 settembre si avrà invece una vera capsule musicale dedicata al mandolino, strumento fin troppo legato al mondo folklorico ed ai cliché iconografici all’ombra del Vesuvio, mentre la rassegna “A Corde Spiegate”, tutta nel cinquecentesco Palazzo Ricca, ne evidenzierà l’anima nobile e le infinite potenzialità espressive in due appuntamenti: “Nuances” con il duo di virtuosi dello strumento Michele De Martino e Salvatore Della Vecchia, farà rinascere la consuetudine di intrattenimento salottiero della Napoli di fine ‘800 con il repertorio per mandolino tipico di quelle serate di familiare eleganza in cui esso era protagonista, con trascrizioni da Chopin, Bach, Rossini, Beethoven, ma anche capisaldi partenopei quali Viviani e Calace.

Oltremare: dalla scuola napoletana all’Europa”, in duo mandolino e chitarra con i virtuosi Raffaele Della Ragione ed Andrea De Vitis, indagherà invece i percorsi musicali dello strumento da Napoli capitale europea ad Albeniz, De Falla, Soler per tornare infine a casa con il compositore contemporaneo napoletano Antonello Paliotti.

 


 

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Il Mattino