Napoli, inizia con la processione dei frati morti il «Natale lungo» partenopeo

L'evento nato da un ormai consolidato partenariato tra le Associazioni napoletane ed abruzzesi

Locandina della «Processione dei Frati Morti e delle Anime Perse»
Nato da un ormai consolidato partenariato tra le Associazioni napoletane ed abruzzesi: «I Sedili di Napoli – Onlus» e «Fontevecchia» di Spoltore, in...

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Nato da un ormai consolidato partenariato tra le Associazioni napoletane ed abruzzesi: «I Sedili di Napoli – Onlus» e «Fontevecchia» di Spoltore, in provincia di Pescara, l’interessante progetto di recupero delle memorie storiche e culturali meridionali, legate al Culto dei Morti ed alle antiche leggende natalizie che intorno a questo tema sono ancora vive nella memoria degli anziani ma che trova un riscontro anche nel Presepio popolare napoletano, giunge alla sua Ottava edizione. Sabato 11 novembre dalle ore 10,30 dall’Archivio di Stato di Napoli, uscita dal vico Monte di Pietà (Via San Biagio dei Librai) si muoverà la «Processione dei Frati Morti e delle Anime Perse»: un corteo in abiti tradizionali ottocenteschi, realizzati per l’Associazione Rievocatori Storici Fantasie d’Epoca APS da Francesca Flaminio, con gli ospiti abruzzesi «I Gigli d’Abruzzo» e le loro classiche zampogne, «Camminando Insieme», «Compagnia La Gualdana dell’Orso» e «Beato Marco d’Aviano», nonché con gli studenti dell’Ipssar «De Cecco» di Pescara, nei tradizionali e suggestivi costumi dei «Pulcinelli Abruzzesi».

Sarà presente una delegazione dell’Amministrazione Comunale di Spoltore, rappresentata dall’Assessore alla Cultura Angela Scurti. La processione, evento condiviso con l’Archivio di Stato di Napoli, in collaborazione con l’Associazione «Le Botteghe di San Gregorio Armeno» e la «Locanda Seggio del Popolo», con il patrocinio morale del Comune di Napoli, non ha valenza liturgica perché consistente nella attualizzazione, per l’ottava volta nella Città di Napoli, della devozione popolare per il Culto dei Morti; una risposta culturale ed identitaria al fenomeno commerciale e di omologazione culturale con tratti di esoterismo di Halloween che da qualche anno ha preso piede anche nel nostro Paese ma che è del tutto estraneo alla nostra cultura.

Non mancherà infatti la presenza delle «cascettelle dei Morti» portate dai bambini partenopei a ricordo dell’usanza un tempo diffusa a Napoli per onorare i cari defunti. La processione fa riferimento ad una delle tante leggende popolari legate al Natale e che vede protagonisti le figure di frati incappucciati che nella Notte dei Morti, si manifestano al mondo dei Vivi per recitare preghiere a suo tempo negate. Il simbolismo è quello del passaggio tra i due mondi e della Speranza di Salvezza ed infatti, in molti presepi popolari napoletani, le figure dei frati morti sono raffigurate nell’atto di attraversare un ponte. Durante il corteo, che percorrerà, partendo dall’Archivio di Stato in Via San Biagio dei Librai, Piazza San Domenico Maggiore, Vico San Domenico Maggiore, Via Tribunali, Piazza San Gaetano Via San Gregorio Armeno, Vico Santa Luciella (per rendere omaggio alla rinata chiesa di Santa Luciella), per concludersi alle ore 12:30 nella Sala Filangieri dell’Archivio di Stato con un gran ballo in abito storico ottocentesco a cura della «Società di Danza Parthenope», maestra di cerimonia Leontina Alvaro, sono previste alcune soste durante le quali saranno fornite tutte le notizie ai turisti ed ai napoletani presenti, anche sulle «cascettelle dei morti» fino a qualche anno fa in uso tra i bambini napoletani e saranno distribuite le noci, altro elemento simbolico che sarà svelato in queste occasioni, grazie ai contributi di Luciano Troiano, presidente dell’Associazione Fontevecchia nonché momenti recitati e drammatizzati a cura dell’attore e regista Angelantonio Aversana. Alle ore 13:30 in Piazzetta del Grande Archivio poi, il momento conclusivo della giornata con danze popolari abruzzesi e concerto di zampogne per il tradizionale scambio di doni tra le Associazioni e la delegazione del Comune di Spoltore.

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Il Mattino