Napoli, al Teatro Nuovo Pisano porta in scena «Ade - Alcesti di Euripide»

Napoli, al Teatro Nuovo Pisano porta in scena «Ade - Alcesti di Euripide»
Cos'è l'Alcesti? Una tragedia? Un dramma? L'indefinitezza del genere è per l'autore e regista Fabio Pisano il punto di partenza o il pretesto per sconvolgere...

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Cos'è l'Alcesti? Una tragedia? Un dramma? L'indefinitezza del genere è per l'autore e regista Fabio Pisano il punto di partenza o il pretesto per sconvolgere il testo di Euripide in Ade - Alcesti Di Euripide, con Francesca Borriero, Roberto Ingenito e Raffaele Ausiello, in scena giovedì 24 marzo al Teatro Nuovo di Napoli. Presentato da Liberaimago, l'allestimento si avvale delle scene a cura di Luigi Ferrigno, il disegno luci di Cesare Accetta, i costumi di Rosario Martone, con il contributo della residenza artistica C.o.s / Creare Campania.

Alcesti, moglie di Admeto, si offre di morire al posto del marito. Il suo gesto di generosità e di affetto viene premiato dagli dèi, ed ella torna a vivere con lo sposo amatissimo, grazie soprattutto all'intervento di Eracle, amico di Admeto. Ma in questa versione, in questa appropriazione, qualcosa non va come Euripide ha scritto. Proprio l'indefinitezza di genere, che ancor oggi dà vita a un'interessante diatriba tra storici e studiosi, rappresenta la chiave per scompaginare il testo originale, per provocarlo, asciugando ai raggi del tempo i rapporti epici tra i protagonisti, portando all'interno della perversa scatola del dramma borghese ciò che resta di un giorno di lutto. È una grande risorsa che consente di muoversi con una certa libertà all'interno del capolavoro di Euripide, sempre, però, mantenendo una coerenza rispetto a quelli che sono i cardini intorno cui ruota il testo, i punti chiave, i punti luce e i punti di buio della fabula. La riscrittura, che determina una lingua nuova la cui cornice è un coro antico, non appartiene, e forse troppo appartiene, ai pensieri di un marito, una moglie, un padre, un amico, rendendo tutto un tiepido Ade.

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Il Mattino