Al San Carlo la Signora delle Camelie

Al San Carlo la Signora delle Camelie
È sempre acceso, nell’universo delle arti, l’amore che lega Marguerite ad Armand: gli infelici protagonisti del romanzo “La Dame aux...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È sempre acceso, nell’universo delle arti, l’amore che lega Marguerite ad Armand: gli infelici protagonisti del romanzo “La Dame aux Camélias” - di Dumas figlio - continuano a ispirare adattamenti dalla straordinaria potenza comunicativa. E vivranno ancora al Teatro di San Carlo, nell’ultimo appuntamento della Stagione di Danza 2017/18.


Dal 15 al 22 settembre, il Massimo napoletano ospiterà in prima nazionale la nuova trasposizione per balletto de “La Signora delle Camelie”, realizzata su musiche originali di Carl Davis e coreografia di Derek Deane. Nicola Giuliani dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.

Marguerite avrà i volti di Maria Yakovleva, Prima Ballerina dello Staatsballet di Vienna e Anna Chiara Amirante. Saranno Armand, invece, Istvàn Simon, Primo Ballerino del Dortmund Ballett, e Alessandro Staiano. Con loro il Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo diretto da Giuseppe Picone

È un racconto che ha l’amaro sapore della realtà: il soggetto del romanzo trae il suo intreccio dalla vita dell’autore, dal legame che unì lo stesso Dumas alla cortigiana Marie Duplessis. Qui ne risiede il fascino, l’immensa forza. “È una vicenda vera, disincantata, lontana dall’atmosfera fiabesca dei grandi classici”, afferma Deane, impegnato in questi giorni nelle prove dello spettacolo. “Anche il legame con il compositore Carl Davis è fortissimo. La coreografia dev’essere vissuta attraverso la musica, in un risultato dal forte potere evocativo”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino