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Sabato 16 marzo 2024 torna al Teatro di San Carlo Marco Armiliato per dirigere l’Orchestra di casa e i solisti Lucas Debargue al pianoforte e Matilda Lloyd alla tromba.
In programma Egmont, Ouverture in fa minore, op. 84 di Ludwig van Beethoven, a seguire il Concerto n. 1 in do minore per pianoforte, tromba e archi, op. 35 di Dmítrij Šostakóvič e in chiusura la Sinfonia n. 4 in la maggiore «Italiana», op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy.
Marco Armiliato tra i più richiesti direttori d'orchestra, ospite dei più prestigiosi teatri d'opera del mondo, salirà sul podio del Lirico di Napoli a un anno di distanza dai suoi ultimi impegni al San Carlo.
La sua straordinaria carriera lo ha portato a dirigere in teatri come il Metropolitan di New York, la Wiener Staatsoper, la Bayerische Staatsoper, la Deutsche Oper di Berlino, il Covent Garden di Londra, l'Opéra National de Paris. Nel 2022 è stato nominato direttore musicale del Festival dell'Arena di Verona.
Debutta al San Carlo Lucas Debargue pianista che si esibisce regolarmente con le principali orchestre nelle sedi più prestigiose del mondo, tra cui la Philarmonie di Berlino, Concertgebouw di Amsterdam, Konzerthaus di Vienna, Théâtre des Champs Elysées e Philharmonie de Paris, Wigmore Hall e Royal Festival Hall di Londra, Alte Oper Frankfurt, Philharmonie di Colonia, Suntory Hall di Tokyo, le sale da concerto di Pechino, Shanghai, Taipei, Seoul, così come nella leggendaria Sala Grande del Conservatorio Čajkovskij di Mosca, al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e alla Carnegie Hall di New York.
Altro debutto al Massimo napoletano è quello di Matilda Lloyd, musicista che affascina il pubblico con la sua abilità artistica e musicalità.
Nominata dal Barbican Centre di Londra e dal Konserthuset di Stoccolma, Matilda Lloyd sarà Rising Star della ‘European Concert Hall Organization (Echo)’ per la stagione 2024/25, avendo così l’opportunità di esibirsi su alcuni dei palcoscenici più prestigiosi d'Europa.
Il programma della serata si apre con Egmont, Ouverture in fa minore, op. 84 di Ludwig van Beethoven, ouverture per le musiche di scena per l'omonima opera teatrale di Goethe. Nella musica per Egmont Beethoven esprime le proprie preoccupazioni politiche attraverso l'esaltazione del sacrificio eroico di un uomo condannato a morte per aver preso coraggiosamente posizione contro l'oppressione.
A seguire il Concerto n. 1 in do minore per pianoforte, tromba e archi, op. 35 di Dmítrij Šostakóvič. Composto a Leningrado nella primavera del 1933, il Concerto viene eseguito per la prima volta il 15 ottobre dello stesso anno; sul podio Fritz Stiedry, al pianoforte siede lo stesso compositore, e alla tromba Alexander Schmidt, prima tromba della Filarmonica. Articolato in quattro movimenti il concerto contiene numerose citazioni sia di lavori dello stesso compositore che di Haydn e Beethoven.
Ultimo brano in locandina la Sinfonia n. 4 in la maggiore «Italiana», op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy nata durante il soggiorno del compositore in Italia e portata a compimento nel 1833. «È il lavoro più gaio che abbia mai composto» scrisse lo stesso Mendelssohn. E in realtà le immagini in lui impresse dai luminosi paesaggi italiani, trovano in queste pagine una felicissima e gioiosa scrittura musicale.
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