“Affabulazione”, a Napoli via all'ultima settimana di spettacoli

Ultima settimana di spettacoli con “Il Colloquio” a Ponticelli, “Omaggio alla Callas” a Pianura e la “Carmen rap” alle Officine San Carlo di Vigliena

Carmen Rap
Ultima settimana di appuntamenti per “Affabulazione. Espressioni della Napoli policentrica”, progetto promosso dal Comune di Napoli e finanziato...

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Ultima settimana di appuntamenti per “Affabulazione. Espressioni della Napoli policentrica”, progetto promosso dal Comune di Napoli e finanziato dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura

Giovedì 24 novembre, alle 21, si conclude la rassegna CuciNights a cura del Collettivo LunAzione, che propone lo spettacolo “Il colloquio”.

 Al Centro polifunzionale Ciro Colonna del quartiere Ponticelli andrà in scena il lavoro diretto da Eduardo Di Pietro vincitore del Premio Scenario Periferie 2019, del Premio Fersen alla Regia 2021 e Finalista In-Box 2021. 

Lo spettacolo prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui periodici con i detenuti presso il carcere di Poggioreale di Napoli. 

Lunedì 27 novembre, alle 17.00, ultimo appuntamento anche per la Fondazione F.M. Napolitano che chiude la rassegna “Emozioni” con “Omaggio a Maria Callas”, in occasione dei 50 anni dalla morte della straordinaria interprete.

È l’inedita “Carmen rap”, in scena alle Officine San Carlo, da martedì 28 a giovedì 30 novembre, a chiudere la seconda edizione di “Affabulazione”. 

La “Carmen rap” vede protagonista Carmencita, anzi Carme’, che non è più gitana ma portoricana a Castel Volturno. Legge le carte, ma, soprattutto, fa la ballerina, la cubista, la ragazza immagine, in una discoteca-lido.

«Lo spunto lirico è l’opera di Bizet, magari con la trama ricondotta a Merimèe e poi trasportata ai giorni nostri, nelle terre nostre, spiega Federico Vacalebre. I contrabbandieri, naturalmente, si occupano di droga, stanno senza penziere.

E Carmen, Carmencita, anzi Carme’ fa la stessa tragica fine di sempre, perché il femminicidio non è mai stato così di attualità, anche se muore a ritmo trap».

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Il Mattino