Nuovo Teatro Sanità ospita «Spaccanapoli», lo spettacolo che celebra la musica napoletana

Nuovo Teatro Sanità ospita «Spaccanapoli», lo spettacolo che celebra la musica napoletana
Sabato 18 dicembre ore 21.00, la musica è protagonista sul palcoscenico del Nuovo Teatro Sanità con «Spaccanapoli» di e con Carlo Vannini (chitarra e...

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Sabato 18 dicembre ore 21.00, la musica è protagonista sul palcoscenico del Nuovo Teatro Sanità con «Spaccanapoli» di e con Carlo Vannini (chitarra e voce), accompagnato da Emmanuele Palmiero (percussioni). I due artisti partendo dalla musica popolare, affrontano l’universo canoro della Napoli dell’800 e autori come Dalla, De André e Modugno, che pur non essendo di Napoli, si sono cimentati nello scrivere in lingua napoletana, raccontando, a loro modo, la città. Ad impreziosire la performance, la partecipazione straordinaria di Gennaro Maresca, attore e regista, volto noto della serie Gomorra, in cui interpreta il magistrato Walter Ruggeri. Replica domenica 19 dicembre ore 18.00. 

«Spaccanapoli» si propone di tracciare un originale percorso in note, alla riscoperta della tradizione della canzone napoletana. Brani noti come «Te voglio bene assaje», «‘A rumba de’gli scugnizzi», «Era de maggio» diventano il pretesto per improvvisare, sperimentare e fondere varie sonorità. La natura della performance, giovane e dinamica, è tracciata su due linee: quella più spiccatamente teatrale che si snoda attraverso la poesia, e quella più propriamente musicale che regala energia e suggestioni. Il racconto in musica è intervallato dalle interazioni con gli spettatori, i quali sono coinvolti in un viaggio, nel tempo, attraverso le emozioni. «Spaccanapoli» vuole lasciare negli occhi del pubblico immagini e visioni, frammenti, appunto, di teatro e musica che hanno come obiettivo quello di educare al sogno il cuore di chi ascolta.

«Spaccanapoli è un concerto-spettacolo, ma noi preferiamo definirlo una vera e propria festa – ricordano Vannini e Palmiero. È questa l’atmosfera che cerchiamo di creare sul palco tra di noi, e tra noi e il pubblico, in questo appuntamento prenatalizio. Abbattuta la distanza, che solitamente crea il palco, c’interessa toccare l’animo delle persone per condurle verso un immaginifico viaggio, attraverso i ritmi, le emozioni e le parole degli autori che riproponiamo in scena. La musica è il mezzo più adatto perché è capace di renderci tutti uguali e senza filtri, nell’intreccio tra le sonorità e la voce che tesse la trama di questo suggestivo gioco di teatro e musica che è Spaccanapoli».

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Il Mattino