Emozioni a ritroso nel tempo e ondate di ricordi impressi nella memoria collettiva. «La tavola imbandita, una tovaglia ricamata, sorrisi e brindisi di un’occasione...
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Suddivisa in sezioni, la mostra propone un percorso che racconta il fenomeno dell’emigrazione ischitana, dalle origini, intorno alla metà dell’Ottocento, fino agli Anni Sessanta del secolo scorso. Biglietti di imbarco, pubblicità dei più celebri transatlantici e fotografie di bordo costituiscono il materiale originale che completa l’esposizione. La mostra torna a Ischia dopo essere stata ospitata nelle sale del Mann, Museo archeologico nazionale di Napoli, nell’ambito dell’evento «Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo».
Il programma, organizzato in collaborazione con il Circolo Georges Sadoul e l’Istituto italiano per gli studi filosofici, prevede alle ore 21 di domani un incontro tra storia, letteratura e cinema con la presentazione del libro «Napoli/New York/Hollywood» di Giuliana Muscio, in cui si focalizza l’attenzione sul contributo che gli artisti italiani, e napoletani in particolare, hanno dato al mondo del cinema americano: un’emigrazione artistica che ha trapiantato oltreoceano una ricca e antica tradizione teatrale e culturale, determinate per la costruzione dell’immagine dell’Italia presso i media americani.
E di connazionali in terra di America si parla anche nel volume «Storia degli Italoamericani» di William J. Connel e Stanislao G. Pugliese, la cui edizione italiana è stata curata da Maddalena Tirabassi del Centro Altreitalie, un vero e proprio affresco delle relazioni secolari tra America e Italia, a partire dai primi esploratori del Nuovo Mondo, ripercorrendo l’epopea degli emigranti italiani, fino alle ultime generazioni che, non dimentiche delle proprie origini, sono testimoni vivaci della cultura globale contemporanea.
L’incontro è presieduto da Arturo Martorelli, dell’Istituto italiano per gli studi filosofici.
Tema dell’incontro di domenica, sempre alle ore 21, è la musica. Il concerto spettacolo «Sittin’ on the dock» è un viaggio musicale che vede protagonista Valerio Sgarra, accompagnato al violino da Alessandro Cervo. Scrittore, cantautore e raffinato chansonnier, Sgarra rievoca i temi del mare, dell’imbarco e dell’attesa attraverso le suggestioni della canzone d’autore, da Paolo Conte a Fabrizio De André, da Jacques Brel a Francesco De Gregori, con felici incursioni nel repertorio classico napoletano. A segnare la rotta, un arguto racconto di Leonardo Sciascia, «Il Lungo Viaggio», di cui il regista e autore Salvatore Ronga leggerà alcune pagine. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino