Due città insieme per i ragazzi delle periferie. Emergere grazie alla passione per la musica, scegliere il palcoscenico che premia chi ha il coraggio di mettersi in gioco....
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All’interno dei festeggiamenti della Madonna del Carmine, nella lingua di territorio che unisce i due comuni si è tenuta la seconda edizione del Festival vinto da Elèna Di Matola, 13enne di Giugliano, con la canzone “Yes i know my way”. Secondo classificato la 18enne di Gragnano Maria Mercurio, con “Ipocrisia”, mentre sul gradino più basso del podio si è piazzato Antonio Falcone 23enne di S. Antonio Abate, che ha interpretato “Nun è cosa”.
«L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che i ragazzi devono essere sempre di più valorizzati in un contesto cosi difficile – afferma don Salvatore Abagnale, parroco dello Spirito Santo a Castellammare - quale di una zona di periferia come l’Acqua della Madonna, dove ci si potrebbe davvero sentire completamente soli. Coloro che hanno organizzato e pensato a questo contest hanno il desiderio di far comprendere che invece soli non si è, e che la musica potrebbe diventare per alcuni di loro non solo una liberazione, ma anche un cammino per che si possa realizzare nell’ambito lavorativo». Sulla stessa lunghezza d’onda è don Maurizio Molino, parroco del Petraro a Santa Maria. «Le periferie non esistono – afferma – Tocca a noi metterci al centro e questa iniziativa ci permetterà di sentirci protagonisti».
E la grande festa finale ha confermato i valori con i quali l’iniziativa era nata. «Abbiamo visto il Petardo al centro per una sera. Una soddisfazione immensa per noi tutti che abbiamo impegnato il nostro tempo in questo festival - raccontano gli organizzatori - l’entusiasmo e la bravura dei ragazzi ha poi fatto il resto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino