Arriva «Praeda», il corto Made in Naples finanziato dal crowdfunding

Arriva «Praeda», il corto Made in Naples finanziato dal crowdfunding
È ambientato in un universo distopico e post apocalittico «Praeda» il nuovo cortometraggio di Francesco Mucci che verrà proiettato in anteprima...

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È ambientato in un universo distopico e post apocalittico «Praeda» il nuovo cortometraggio di Francesco Mucci che verrà proiettato in anteprima sabato 19 giugno alle ore 20,30 nell’Arena Tan (via nuova Dietro la Vigna 20, ingresso gratuito, prenotazioni su praedafundraising@gmail.com).

«L’obiettivo era quello di raccontare un mondo in rovina – spiega Mucci - provando a sovvertire il classico incipit che vede in un evento esterno il problema. È infatti l’Umanità stessa a essere causa del suo male. Al centro di tutto c’è l’esasperazione del concetto di Sopravvivenza che si contrappone al Vivere davvero. In questa storia l’Umanità arriva ad accettare il consumo di carne umana, rendendolo legale, a causa delle opprimenti crisi umanitarie e la scarsità di risorse reperibili. Da questo assunto è poi partita una storia fatta di fazioni, di branchi, di due corpi diversi eppure così simili, impossibilitati a toccarsi e unirsi».

Finanziato con un progetto di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, e scritto dallo stesso Mucci con Alessandro Amato, «Praeda» vede protagonisti Annalaura Mauriello e Raffaele Ausiello, con la partecipazione di Nunzia Schiano, Lello Serao e Rosaria D’Urso, la fotografia di Andrea Savoia, le musiche di Luca Toller, i costumi di Federica Pirone, il trucco di Maddalena Taliento e la scenografia di Rossella Coppola.

In un mondo post-apocalittico in cui gli esseri umani si cacciano l’un l’altro dividendosi in branchi, Andrea, una giovane sopravvissuta solitaria si tiene al sicuro in un rifugio abbandonato tra i boschi. I suoi disperati messaggi di aiuto lanciati da una vecchia radio sembrano non avere risposta, fin quando un giovane soldato ricognitore non li capta tramite la ricetrasmittente e decide di vederci chiaro. Ma chi è la preda e chi il cacciatore?

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Il Mattino