Quando l'alluminio diventa abito: ecco «Lux!» by di Luggo

Chi ha detto che l'alluminio è solo un materiale di scarto? Per Annalaura di Luggo, artista eclettica, è un elemento di rottura, il simbolo di un cambiamento....

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Chi ha detto che l'alluminio è solo un materiale di scarto? Per Annalaura di Luggo, artista eclettica, è un elemento di rottura, il simbolo di un cambiamento. Così prima è diventato le quattro opere disseminate per la città in occasione delle festività natalizie di «Napoli Eden» e oggi diventa «Lux!», performance e sfilata di originali abiti costruiti proprio in alluminio che si è svolta nel salone nobile di Palazzo Nunziante, sede di Fideuram Private Bank.

 
L'evento saluta il progetto site-specific diffuso di Annalaura diLuggo Napoli Eden, che con le quattro grandi istallazioni Trìunphus, Pỳramid, Gèminus, Harmònia ha illuminato artisticamente la città. Tra queste Geminus è diventata permanente grazie a una raccolta firme tra gli abitanti dei Quartieri Spagnoli che hanno richiesto che l'opera rimanesse lì, proprio dov'è nata. «All'interno di questa opera ci sono quattro occhi - ha detto di Luggo - sono i quattro occhi dei personaggi chiave della zona, personaggi che hanno avuto una visione diversa, tale da trasformare tutto il quartiere». 

Sulle musiche originali di Eugenio Bennato si è svolta una singolare performance, a coronamento del percorso concettuale ideato dall'artista: tutto prende il via dalla sfilata coordinata dalla nota costumista Graziella Pera, che con la collaborazione degli allievi del Corso di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Roma da lei diretto, ha dato movimento e vita agli abiti scultura realizzati in alluminio riciclato, ovvero il materiale simbolodi Napoli Eden. L'occasione anche per sfoggiare l'originale cravatta artistica creata in onore di E. Marinella Napoli. A conclusione dell’evento la performance della Compagnia Dna del Claudia Sales LabArt Dance, suggella attraverso la danza il senso di Napoli Eden, dal riciclo alla rinascita: ciò che era destinato alla morte, in una discarica o in un magazzino, diventa oggetto di vitalità in una intelligente e divertente idea di barocco contemporaneo, trasformando tutto in una teatralità che tende ad indicare un cammino di speranza in cui ciò che c’è oggi è una tappa di un itinerarium di gioia e felicità. Gli abiti-scultura di Lux ! verranno nuovamente esibiti in una statica il 27 gennaio a Roma (Accademia di Belle Arti) in concomitanza con «AltaRoma». 
 

Ecco che Napoli Eden, giunto al termine di una felice esperienza, che confluirà nell’omonimo film in fase di preparazione (con la regia di Bruno Colella e con la distribuzione internazionale TaTaTu) offre ancora una volta un approfondimento sulla singolare attività artistica di Annalaura di Luggo, da sempre orientata alla realizzazione di opere che modificano la percezione dello spazio e le coordinate del reale, attraverso l’utilizzo di tecniche e materiali diversi che dalla fotografia al video, dalla scultura all’installazione, catturano l’osservatore per renderlo interattivamente partecipe. Napoli Eden (Napoli, 7 dicembre 2018 - 18 Gennaio 2019) è un progetto a cura di Francesco Gallo Mazzeo, con il supporto del CIAL di Milano (Consorzio Imballaggi Alluminio) ed il Patrocinio del Comune di Napoli (Assessorati alla Cultura, Turismo, Pubblica Illuminazione, Giovani e Patrimonio). La realizzazione di Lux! è stata possibile grazie alla collaborazione di Luca de Magistris Fideuram Private Bank.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino