Accademia di Belle Arti di Napoli, arriva ​la fashion designer Regina Schrecker

L’incontro organizzato da Erminia Mitrano docente di Grafica e Pasquale Lettieri docente di Storia dell’Arte

Regina Schrecker
Domani, mercoledì 17 maggio, alle 11, l’Accademia di Belle Arti di Napoli ospita nell’Aula Magna la fashion designer Regina Schrecker. L’incontro...

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Domani, mercoledì 17 maggio, alle 11, l’Accademia di Belle Arti di Napoli ospita nell’Aula Magna la fashion designer Regina Schrecker. L’incontro organizzato da Erminia Mitrano docente di Grafica e Pasquale Lettieri docente di Storia dell’Arte dell’Accademia rientra in un più vasto progetto dal titolo “Pop Tracks”, che si concluderà con un evento alla Casina Vanvitelliana di Bacoli, in programma per il prossimo 9 giugno, dove è prevista una sfilata delle creazioni della Schrecker e una mostra di Andy Warhol, attività che vedranno coinvolti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Dopo i saluti istituzionali del direttore dell’Accademia Renato Lori e di Mario Boselli, presidente onorario della Camera Nazionale della Moda interverranno insieme ai curatori della manifestazione le docenti di fashion design Franca Corrado e Mariangela Salvati, Natascia Rezzuti, docente di modellistica e confezione, Vincenzo Rusciano, docente di serigrafia e la master perfumer Rosa Vaia.

«La moda è l’oggi nella sua pienezza, nella sua assolutezza, con leggerezza e pesantezza insieme - spiega Lettieri - roba da labirinto impazzito, da rizoma permanente, nell’esasperazione pubblicitaria che si specchia nelle videocamere infinite, in specchi da tutte le parti, microspie, in uno sconvolgente spettacolo, in cui siamo in scena e spettatori nello stesso tempo e per esserne fuori, bisogna inventarsi una caverna antropologica, isolarsi dal mondo, non partecipare ai suoi riti, cosa difficilissima. D’altra parte, la contaminazione, oltre ad essere una condizione sociale è una forza vitale, perché ibridando, facendo dello scambio una realtà più che simbolica, regge lo spirito della moda, che è alienazione, ma anche uscita dal destino segnato, dall’immobilità sociale, si tratta di ubriacarsi, ma non sempre di vino, ma anche di poesia e di virtù». 

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Il Mattino