Riapre il Museo del Novecento a Napoli con due presepi d'artista

Riapre il Museo del Novecento a Napoli con due presepi d'artista
In occasione della giornata della 17esima giornata del Contemporaneo promossa da AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani - lo scorso sabato ha riaperto al...

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In occasione della giornata della 17esima giornata del Contemporaneo promossa da AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani - lo scorso sabato ha riaperto al pubblico il Museo Novecento a Napoli , a Castel Sant’Elmo, con l’ inaugurazione di due presepi d’artista: Il Presepe geometrico di Lucio Del Pezzo, del 2013, e Il Presepe dono di Giuseppe Pirozzi, del 2012.  

Entrambi i lavori fanno parte della collezione del Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” , in Basilicata. Un progetto articolato che porta ogni anno i diversi presepi d’artista in basiliche e luoghi della cultura, partendo da un piccolo centro della Lucania interna,  Castronuovo Sant’andrea, fino a raggiungere tutta Italia.

Quest’anno, non a caso,  la tappa al Museo Novecento a Napoli, che si definisce, fin dai suoi esordi , come museo in progress, aperto al confronto ed alle contaminazioni cronologiche e tematiche.

Il rapporto con il contemporaneo si consolida anche grazie al concorso Un’Opera per il Castello, in cui da circa 10 anni viene  selezionato un progetto artistico site-specific , promosso dalla Direzione Regionale Musei Campania, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Castel Sant’Elmo diventa quindi uno spazio di espressione per i giovani artisti ma anche di riconoscimento per il pubblico e la critica.

La giuria del concorso, presieduta da Marta Ragozzino, direttore regionale Musei Campania, vanta infatti nomi dal calibro di Onofrio Cutaia, direttore generale Creatività contemporanea, Anna Maria Romano, direttore di Castel Sant’Elmo, Angela Tecce, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Renato Lori, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Stefania Zuliani, docente del Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale dell'Università di Salerno, Marianna Agliottone, docente, curatrice, studiosa dei fenomeni del collezionismo e dell'economia dell'arte, Leonardo Caffo, filosofo.

Il tema di questa edizione “ Chiusi dentro, chiusi fuori” è strettamente connesso alla crisi sanitaria economica e sociale, innescata dalla pandemia, e ben si lega agli ambienti del Carcere Alto di Castel Sant’Elmo, fortezza e luogo di prigionia, di solutidine ma anche centro geografico di un abbraccio visivo di “condivisione”, grazie alla sua speciale ubicazione, alla storia urbana e sociale del territorio.

Tra i quasi duecento progetti dei giovani artisti ammessi alla selezione, la giuria all’unanimità ha riconosciuto vincitrice dell’8° edizione del concorso Letizia Calori, con l’opera Stringimi prendimi abbracciami toccami tienimi.

La vincitrice ha declinato il tema del concorso attraverso un invito e un auspicio al ritorno ad una dimensione intima in cui il contatto tra persone torni ad essere una possibilità di condivisione, dopo un lungo periodo di distanziamento fisico, sociale, emotivo. Le alte e possenti mura del castello, su cui si stagliano le parole del titolo dell’opera in lettere al neon, divengono in tal modo lo spazio di una comunicazione intima ma diretta, rivolta soprattutto a chi è all’esterno della fortezza stessa, alimentando un moto di scambio tra il dentro e il fuori.

L’opera ,  un'installazione luminosa appositamente pensata per essere posizionata all'interno delle nicchie delle mura esterne di Castel Sant'Elmo, entrerà a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo - Novecento a Napoli e sarà inaugurata con un’esposizione finale insieme ai progetti dei dieci finalisti.

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Il Mattino