Il giornalista Coppola e “Padre Joystick” cittadini onorari di Rio de Janeiro

Il giornalista Coppola e “Padre Joystick” cittadini onorari di Rio de Janeiro
Il racconto dello sport ma anche testimone di storie di pezzi di vita nel segno di un impegno per la comunità Italo brasiliana. Si può sintetizzare così una...

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Il racconto dello sport ma anche testimone di storie di pezzi di vita nel segno di un impegno per la comunità Italo brasiliana. Si può sintetizzare così una settimana molto intensa per il Coni Brasile che da 30 anni ha nel napoletano Alfredo Apicella un elemento di grande capacità di promozione per l’unione di due città, Napoli e Rio de Janeiro, con tanti punti in comune ma anche se non soprattutto nel rispetto dei milioni di brasiliani di origini italiane che aldilà del passaporto hanno un fortissimo legame di racconti di parenti e sacrifici tra i due paesi.

Nel segno della forte volontà di esprimere sostegno alle realtà che necessitano di piccoli ma significativi supporti ecco la cittadinanza onoraria al giornalista Rai e presidente nazionale dell’Unione stampa sportiva italiana USSI Gianfranco Coppola, insignito su azione del Verador Eliseu Kessler del titolo di cittadino onorario di Rio de Janeiro. «La mia prima volta fu nel 1995 e da allora mai ho smesso di amare il popolo carioca e la città meravigliosa ha detto emozionato durante la cerimonia nella prestigiosa Camera Municipale. Al tavolo d’onore con Kessler c’erano il neo console generale d’Italia a Rio Massimo Iacchetti, l’editore Pietro Petraglia (la cui rivista “Comunità italiana” da 28 anni registra le attività congiunte ed è vetrina per tante iniziative). E quindi il membro Cio Bernardo Raizman, che ha avuto un prestigioso passato da pallavolista anche nella Panini Modena. In sala tra tante personalità e giornalisti italiani a Rio anche vecchi fusti del calcio come Sebastiao Lazzaroni e Pedrinho, con origini italiane. Insignito del titolo di cittadino onorario anche un molto più recente amico di Rio: don Patrizio Coppola conosciuto tra i giovani come padre Joystick, sacerdote che ha fatto della passione per i videogames una università (Vhei Valletta a Malta) e un centro di alta formazione, lo Iudav, in Italia.

Preceduto da un pranzo nel Salotto Italia al Consolato Italiano, al momento di forte solennità ha fatto seguito una serie di iniziative. Nella città di Ithanguai’ la visita al Centro di cultura per i ragazzi che hanno ricevuto una medaglia ricordo e hanno poi visto nascere l’impegno a creare qualcosa col linguaggio più adatto per loro quello della tecnologia. Quindi presso il presidio sanitario di Ignithanga dove già c’era stata una visita anni fa ed ora la consegna di materiale sportivo dell’associazione Mundo Brasileu ma per i giovani in attesa di accertamenti e controlli con Coni Brasile ecco anche due postazioni Iudav. Chiusura in bicicletta con un momento allegro ma anche intensamente simbolico per i suoi valori già nel titolo: lancio di Pedala Azzurro dalla sede del consolato italiano passando per Botafogo fin sotto il Pan di Zucchero: una iniziativa che Alfredo Apicella porterà in più punti del Brasile prima della trasvolata in bici in italia alla ricerca di radici, volti e storie. Il Coni Brasile dunque in prima linea per unire persone e paesi.

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Il Mattino