Napoli. I sessant'anni della Rolex in «casa» Monetti | Foto

Napoli. I sessant'anni della Rolex in «casa» Monetti | Foto
Arte e design: un binomio indissolubile anche secondo i creativi di Tudor e della famiglia Monetti che ieri sera al Pan hanno regalato ai fedelissimi del gruppo Rolex una serata...

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Arte e design: un binomio indissolubile anche secondo i creativi di Tudor e della famiglia Monetti che ieri sera al Pan hanno regalato ai fedelissimi del gruppo Rolex una serata esclusiva nel segno dello stile e della cultura.








Sessant’anni di storia, del resto, andavano festeggiati in grande stile ed ecco allora la tappa napoletana della mostra dei modelli Heritage dello storico brand che dal 1946, anno in cui l’azienda fu fondata dall’orologiaio tedesco già creatore del marchio Rolex Hans Wilsdorf, incarna lo spirito dei gentleman.



E quale miglior occasione, allora, della compresenza nel museo partenopeo della mostra dedicata allo street artist Shepard Fairey alias Obey, autore dell’immagine stilizzata di Obama sovrapposta ai termini Hope, Change e Progress poi divenuta simbolo della sua campagna elettorale nel 2008? Un’occasione unica per i Monetti, che hanno potuto così proporre ai loro amici due eventi in uno.



Accolti dal marketing & product manager Tudor Davide Cerrato, e dal direttore marketing di Rolex Italia Elena Rusinenti, le oltre cinquecento persone invitate da Gabriella e Raffaella Monetti hanno visitato, con tanto di spiegazione dedicata di guide ad hoc, la mostra di Obey di cui hanno scoperto tutte le peculiarità tecniche.



Accompagnati da un sottofondo di musica lounge, si sono potuti dedicare alla scoperta, non solo dei segnatempo più emblematici della Tudor, ma anche delle più note campagne pubblicitarie proposte nel corso degli anni: locandine e musiche originali che raccontavano la storia della comunicazione oltre che delle lancette, per un effetto garantito di viaggio nel tempo.









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Il Mattino