MASSA LUBRENSE - Consegnati ieri sera, nella piazza di Sant'Agata sui due golfi, i riconoscimenti del Premio Salvatore Di Giacomo 2018, assegnato, quest'anno, alla...
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Salvatore Di Giacomo iniziò a trascorrere le sue vacanze estive a Sant’Agata sui due golfi nel 1909 dopo una visita “culinaria” alla pensione-ristorante Iaccarino, fondata e gestita da Don Alfonso Iaccarino, nonno dell’attuale patron del Don Alfonso 1890. «Don Salvatore», come era amichevolmente appellato dalla popolazione locale, fu folgorato dalla cucina di «Don Alfonso» e dall’aria fine di Sant’Agata. Difatti già dalla fine di giugno vi si trasferiva per fuggire, come diceva lui, dall’afa opprimente di Napoli, intrattenendosi sul posto fin dopo ferragosto.
Lasciò Sant’Agata, per non farvi più ritorno, nell’estate del 1930, colpito da un malore. Fece scalpore, per quei tempi, l’arrivo in paese di un’ambulanza che lo trasferì a Napoli, dove morì il 5 aprile del 1934. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino