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È visibile da oggi, presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’installazione del progetto di ricerca Sirena Digitale, dimostratore del progetto Remiam - Reti Musei intelligenti ad alta multimedialità del Distretto Databenc, finanziato dalla Regione Campania e realizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e dall’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche ICAR-CNR, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, il Centro di produzione RAI Campania e con il Mann.
Con il coordinamento scientifico di Lello Savonardo per il Dipartimento di Scienze Sociali e di Luigi Gallo per l’Istituto ICAR-CNR, il progetto di ricerca Sirena Digitale valorizza e promuove il patrimonio culturale, artistico e musicale partenopeo, nell’ambito del progetto Remim, coordinato da Angelo Chianese.
Sirena Digitale è un prototipo olografico di un’artista interattiva che, sotto forma di ologramma, interpreta il repertorio della canzone classica napoletana in versioni multilingue.
In particolare, la Sirena Digitale, sotto forma di ologramma, interpreta due brani del repertorio classico della canzone napoletana della storica e prestigiosa casa editrice La Canzonetta fondata nel 1901: “Malafemmena” - testo e musica di Antonio de Curtis (Totò) - e “Reginella” - testi e musica di Libero Bovio, Gaetano Lama. Le canzoni sono tradotte e interpretate dalla ricercatrice e artista Francesca Fariello, in versione classica - piano e voce - e in versioni pop-rock, in lingua inglese, cinese e napoletano. Gli arrangiamenti musicali sono di Raffaele Lopez.
La mission del progetto è quella di individuare nuove modalità digitali e interattive di promozione e fruizione internazionale del patrimonio culturale, artistico e musicale partenopeo, tra tradizione e innovazione. La Sirena Digitale interpreta un repertorio di canzoni napoletane, tra le più famose al mondo, tradotte in inglese e cinese, oltre che nella versione originale. Tramite le tecnologie della computer grafica e sfruttando la tecnica illusoria del “fantasma di Pepper”, è possibile cogliere nuove opportunità di promozione culturale e accoglienza turistica, allestendo performance olografiche in svariati contesti quali teatri, parchi archeologici, aeroporti, stazioni ferroviarie o marittime. Inoltre, con una App per smartphone e tablet, è possibile diffondere su vasta scala il messaggio della sirena olografica, utilizzando una piccola piramide di plastica come mezzo di proiezione.
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