Sorrento, a Villa Fiorentino «Viaggio nella canzone napoletana»

Spettacolo
SORRENTO - Un "Viaggio nella canzone napoletana" dal 1200 ad oggi che ripercorre i momenti più salienti della storia di Napoli. Appuntamento venerdì...

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SORRENTO - Un "Viaggio nella canzone napoletana" dal 1200 ad oggi che ripercorre i momenti più salienti della storia di Napoli. Appuntamento venerdì alle ore 20.30 a Villa Fiorentino. Ideato e diretto da Fulvio Palmieri con I NapulArmunia. Con Fulvio Palmieri (voce), piano e accordion, direzione musicale Nighi Mellino; chitarra e mandolino Antonio Borreli; batteria Sabatino Romano; percussioni Gianluca Parente; voce narrante Pino Palmieri. Un percorso  attraverso i secoli, suddiviso in vari quadri, che fotografano un evento in particolare o un determinato periodo, messo in risalto con alcuni canti che meglio lo rappresentano. Non si poteva che partire dal 1200, un'età che per gli storici rappresenta la nascita della canzone napoletana; si prosegue con il 1500, con un canto dal sapore popolare e si va avanti: con l'epoca delle prime invasioni saracene, e successivamente la rivolta dei napoletani con Masaniello per l'uso indiscriminato delle "gabelle", una tassa imposta sulle merci. Il racconto continua con la Controrivoluzione, una opposizione alla nascente Repubblica Napoletana, che le bande della "Santa Fede" misero in atto. Le feste del popolo napoletano e ci si sofferma su di un concorso canoro agli albori del 1800, la Piedigrotta, precursore dei moderni festival; alla legittimazione poi nei teatri della maschera più antica tra le maschere, Pulcinella.


Tra canti e ballate si dà spazio al XX secolo che porta nuova linfa alla canzone napoletana, grazie ai suoi tantissimi autori e musicisti, che hanno raccontato gli amori e gli affetti, le gioie e le afflizioni, con tale forza espressiva che i versi e le musiche hanno varcato gli oceani. Molto toccante è il momento  della guerra e della emigrazione. In conclusione, il rifiorire di generi innovativi con l'arrivo di nuove musicalità provenienti dall'altra parte del Mediterraneo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino