Sorrento, mercoledì la presentazione del libro di Marco Bellinazzo

Il volume, pubblicato da Feltrinelli, propone una analisi del calcio, al centro di enormi movimenti tellurici che da qui al 2030 potrebbero cambiarne drasticamente la fisionomia

Libro
«Le nuove guerre del calcio», il libro di Marco Bellinazzo, giornalista de «Il Sole 24ore», verrà presentato mercoledì 14 dicembre alle...

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«Le nuove guerre del calcio», il libro di Marco Bellinazzo, giornalista de «Il Sole 24ore», verrà presentato mercoledì 14 dicembre alle 19 nel Ristorante «Vasame», in piazza Angelina Lauro, a cura del Club Napoli Sorrento. Interverranno il presidente del Club Napoli Sorrento, Gaetano Mastellone, il giornalista Raffaele Auriemma, l'ex portiere del Napoli, Gennaro Iezzo.

Il volume, pubblicato da Feltrinelli, propone una analisi del calcio, al centro di enormi movimenti tellurici che da qui al 2030 potrebbero cambiarne drasticamente la fisionomia. «Il calcio è un fenomeno sociale che può controllare l'umore sociale di quattro, cinque miliardi di persone nel mondo. Ecco perché i potenti della Terra ci hanno voluto mettere le mani sopra». Negli anni, l'industria calcistica ha distribuito dividendi di carattere finanziario, politico e di immagine fuori dal comune. È diventata il terreno di scontro tra fondi di investimento, broadcaster e giganti del Web pronti a spendere grandi somme per conquistarne il controllo e accaparrarsi asset nevralgici, come i diritti media. Una dozzina di club sono diventati multinazionali, blindando fatturati e predominio tecnico, mentre le altre società hanno cominciato a perdere terreno. Il calcio contemporaneo è diventato una sorta di Rift Valley e i terremoti che lo stanno scuotendo sembrano spingerlo verso un modello orientato allo show business, appannaggio privilegiato dei club più facoltosi. Oggi lo sport e il calcio in particolare fanno parte del terremoto geopolitico che cambierà definitivamente le relazioni di potere dentro e fuori l'Europa. È uno spazio di dialogo diplomatico, ma è anche uno specchio dei rapporti di forza tra i Paesi. E infatti presenta una pericolosa deriva oligarchica. Il conflitto tra chi ambisce a edificare un calcio sempre più elitario e mediatico e chi, nel solco di ciò che è stato il calcio dei Maradona e dei Paolo Rossi, auspica il ritorno a uno sport più vicino ai tifosi, con meno star e megaingaggi, è in atto su più fronti e sarà sempre più aspro nei prossimi anni. Chi prevarrà in questo scontro fra potentati sportivi, politici e criptofinanziari? Quale volto avrà il calcio fra dieci anni? Sarà quello virtuale della PlayStation, quello ovattato degli stadi-teatro o quello delle curve gremite e festa

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Il Mattino