Venerdì 21 febbraio 2020 alle ore 20.30 al Cinema Academy Astra, per la rassegna “AstraDoc – Viaggio nel Cinema del Reale”, arriva Boia, maschere e...
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Negli anni Sessanta, il cinema horror conosce una stagione di grandi successi in tutto il mondo. Per la prima volta, anche in Italia si intraprende la produzione di piccoli film che hanno però un grande successo in tutto il mondo e che costituiscono una sorta di approccio italiano a questo genere. Con il contributo di alcuni maestri (Dario Argento, Pupi Avati) e di importanti critici francesi si ripercorrono le particolarità e i punti forti di un’idea originale dell’horror, nel quale l’estetica pop e i contenuti trasgressivi hanno un ruolo molto importante, che rende unica questa produzione italiana nel decennio. “Il cinema popolare italiano è un universo ricco di fascino e spesso ancora non esplorato. Raccontare l’horror italiano degli anni Sessanta significa analizzare un percorso produttivo dove la ristrettezza di mezzi finanziari non era vissuta come un limite, ma come una possibilità di sperimentare grandi innovazioni, sia sul piano estetico, sia nei contenuti”.
Steve Della Casa Steve Della Casa Critico cinematografico, direttore di festival, autore e conduttore radiofonico.
Il Mattino