Teatro Nuovo di Napoli, Carlo Cecchi in due atti di Eduardo con “Dolore sotto chiave”

eduardo
Riflessione sul mondo del teatro come metafora della vita, “Dolore sotto chiave/Sik Sik l'artefice magico”, due gioielli della tradizione eduardiana, saranno in...

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Riflessione sul mondo del teatro come metafora della vita, “Dolore sotto chiave/Sik Sik l'artefice magico”, due gioielli della tradizione eduardiana, saranno in scena, giovedì 24 febbraio 2022 alle ore 21.00 al Teatro Nuovo di Napoli per la regia di Carlo Cecchi, anche interprete assieme ad Angelica Ippolito, Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Remo Stella, Marco Trotta.

Presentato da Marche teatro, Teatro di Roma-Teatro nazionale ed Elledieffe, il lavoro di Cecchi mette in scena due storie scritte a molti anni di distanza l'una dall'altra, che si legano fluide come due atti di un unico spettacolo. “Dolore sotto chiave” è un gioco beffardo sul senso della morte. Nasce come radiodramma nel 1958, con Eduardo e Titina. Viene rappresentato a teatro due volte, con Regina Bianchi e Franco Parenti nel 1964 per la riapertura del Teatro San Ferdinando di Napoli, e nel 1980 con Luca De Filippo e Angelica Ippolito. «Come in un film di Chaplin - racconta Cecchi - è un testo immediato, comprensibile da chiunque e nello stesso tempo raffinatissimo.

L'uso che Eduardo fa del napoletano e il rapporto tra il napoletano e l'italiano trova qui l'equilibrio di una forma perfetta, quella, appunto, di un capolavoro». Sik-Sik è un illusionista maldestro e squattrinato che si esibisce in teatri d'infimo ordine insieme con la moglie Giorgetta e Nicola, i suoi numeri di prestigio finiranno in un disastro.

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Il Mattino