Al teatro San Carlo di Napoli arriva «Il lago dei cigni»: fino al 5 gennaio spettacoli anche per le famiglie

Al teatro San Carlo di Napoli arriva «Il lago dei cigni»: fino al 5 gennaio spettacoli anche per le famiglie
Si aprirà domani martedì 28 dicembre 2021 alle ore 20:00 la stagione di danza 2021/2022 del teatro San Carlo. In scena un classico del balletto, “Il lago dei...

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Si aprirà domani martedì 28 dicembre 2021 alle ore 20:00 la stagione di danza 2021/2022 del teatro San Carlo. In scena un classico del balletto, “Il lago dei cigni” di Pëtr Il'ič Čajkovskij ripreso nella versione di Partice Bart, per la prima volta al San Carlo, protagonista il Balletto del Massimo napoletano diretto da Clotilde Vayer.

Le musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij saranno eseguite dall’Orchestra del San Carlo diretta per l’occasione da Benjamin Shwartz. Luisa Spinatelli firma scene e costumi di questo allestimento del teatro dell’Opera di Roma che sarà in cartellone fino al 5 gennaio 2022 per sei recite. In programma dal 29 dicembre al 5 gennaio anche 5 matinéé per famiglie, spettacoli in versione ridotta del Lago dei cigni con esecuzione del II atto su musica registrata.

Nella sua versione del capolavoro di Pëtr Il'ič Čajkovskij, Patrice Bart condensa in due atti il balletto originale, composto tra il 1875 e il 1876, costruendo un allestimento dove assumono maggiore rilievo i personaggi della Regina madre e Benno. Classe 1945 Bart è indissolubilmente legato al Balletto e alla Scuola di danza dell’Opéra di Parigi, dove è stato nominato étoile nel 1972. Tra i suoi ultimi progetti come coreografo si ricordano “Giselle” per il Korean National Ballet a Seul e il teatro dell’Opera di Roma (2011).

 

Il lago dei cigni, balletto in due atti e quattro scene su libretto di Vladimir Begichev e Vasil Geltzer, è il primo dei tre balletti musicati da Pëtr Il’ič Čajkovskij. Andato in scena per la prima volta al teatro Bolshoi di Mosca nel febbraio 1877 con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger, lo spettacolo non ebbe il successo sperato. Bisognerà aspettare il genio creativo di Marius Petipa che, dopo la morte del compositore, nel 1895 insieme a Lev Ivanov creerà una coreografia destinata a tributare al balletto il meritato successo, entrando definitivamente nella storia.

 

 

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Il Mattino