Teatro San Carlo realizzato con 200 mila Lego: la meraviglia di Luca Petraglia

L'artista di Milano non è mai stato a Napoli, ma ne è rimasto folgorato

Il teatro San Carlo con 200 mila lego. Foto di Maurizio Morra
È possibile racchiudere la bellezza senza tempo del Teatro San Carlo di Napoli in miniatura? A quanto pare sì, perché guardare l'opera d'arte di Luca...

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È possibile racchiudere la bellezza senza tempo del Teatro San Carlo di Napoli in miniatura? A quanto pare sì, perché guardare l'opera d'arte di Luca Petraglia senza rimanerne estasiati come davanti a quello vero risulta davvero difficile.

Lego artist di Milano, Luca non è mai stato a Napoli, ma è innamorato della sua bellezza. «Tempo fa vidi la puntata di “Meraviglie” di Alberto Angela dedicata al teatro San Carlo e ne rimasi folgorato. Decisi così che sarebbe diventato il mio nuovo progetto». 

Già durante la pandemia, infatti, Luca aveva cominciato a dedicarsi al teatro: «nel mio lavoro c'è una fase di progettazione con appositi macchinari, per poi passare alla costruzione. È un compito di minuziosa attenzione, ma è sempre stata la mia più grande passione». 

Un animo razionale che regala opere dal forte impatto emotivo, Luca Petraglia ha realizzato con 200 mila pezzetti di Lego il suo San Carlo di due metri e venti per un metro e quaranta. «La parte più difficile è stata la realizzazione dell'interno e la parte dell'illuminazione: ho inserito 420 led per illuminare ogni singolo palchetto. Anche la parte dell'arco sopra il palco, a livello di costruzione, è stata quella più complicata. Il mio obiettivo, però, è stato raggiunto: riprodurre emozioni in miniatura». 

Ogni poltrona, ogni palchetto, ogni singolo fiore dell'affresco sul soffitto, ogni dettaglio dell'esterno è curato nei minimi particolari, permettendo allo spettatore di stupirsi a ogni occhiata e pensare: “è proprio come quello vero!”

Il teatro non è l'unica opera che l'artista ha dedicato a Napoli: «Ho realizzato anche Casina Vanvitelliana di Bacoli con 30 mila Lego. Mi è sempre piaciuta, sembra davvero una piccola bomboniera». 

 

 

Con la promessa di venire un giorno a Napoli, Luca desidera di poter esporre le sue opere in una mostra dedicata: «Sarebbe davvero un sogno e chissà magari in futuro potrei realizzare nuovi pezzi dedicati alla Campania: ho sempre amato la costiera amalfitana». Chissà che l'artista non ci regali presto anche il duomo di Amalfi. 

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Il Mattino