Tendenze, colori, linee innovative e tanto design made in Italy, tutto questo è Vebo, il salone internazionale dedicato alla bomboniera, all’articolo da regalo e alla...
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Sette i padiglioni fieristici che accolgono le 250 le aziende produttrici presenti, per un totale di oltre 15mila metriquadri esposistivi, in rappresentanza di oltre 1.500 marchi, che presenteranno le novità per il 2019 e soprattutto le indicazioni di una mercato che pare abbia ripreso a “girare” abbandonando le produzioni asiatiche e puntando soprattuto alla qualità dell’artigianato nostrano.
Il Salone, dedicato agli operatori di settore italiani e stranieri, ospiterà oltre 20mila visitatori. Durante la quattro giorni espositiva si svolgeranno anche workshop e corsi di aggiornamento per tecniche di vendita, marketing, per vetriniste, confezionamento e wedding planner. Confermati anche i vebo Award, l’assegnazione dei riconoscimenti destinati alle aziende che hanno realizzato le migliori collezioni 2019 per le sezioni: bomboniera, regalo e casa. Previsto uno premio anche alla stampa.
Intanto, dopo 17 anni sul ponte di comando del Vebo, Luciano Paulillo è pronto a cedere il passo. Lo scettro della gestione organizzativa dell’esposizione internazionale del prossimo anno passerà infatti al figlio Marco. Il salone dedicato alla bomboniera, regalo e casa, è quindi già proiettato, in vista del diciottesimo anno, ad una realizzazione che avrà un nuovo spirito e volontà organizzativa. «È un passaggio generazionale di nome e di fatto – conferma Luciano Paulillo –, ma che conserverà l’anima di questo salone, ovvero lo spirito di gruppo e la gestione che tiene ben presente le difficoltà di una settore produttivo che per anni ha subito crisi economiche globali e soprattutto attacchi specifici come l’accusa di produzioni obsolete. Per fortuna abbiamo lavorato difendendo il valore del made in Italy e questo ci ha consentito di risalire la china. L’andamento del settore nel 2017 ed i primi mesi di questo anno dimostrano che una, pur lenta, ma costante ripresa esiste e quindi che il mercato, che parte proprio dal Vebo, possa essere ancora più positivo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino