Chiude questo martedì, con “Spring Breakers. Una vacanza da sballo”, la rassegna di cinema contemporaneo “Les enfants terribles” – organizzata...
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Il ciclo muove dalla necessità di interrogarsi sul presente, di osservare la condizione dell’uomo contemporaneo, di analizzarne la frammentazione e le difficoltà. Per farlo, ricorre dunque a un cinema che si sia posto i medesimi obiettivi, a cinque registi di una generazione che dà prova anche di coraggio, andando a indagare proprio quell’anima frammentaria dell’Io dei nostri tempi.
La ricerca coinvolge ovviamente la società, quell’ambiente spesso ostile o allucinato che contribuisce allo straniamento dell’uomo. Non è detto porti a dare risposte, quantomeno risposte certe, ma l’intenzione è anche quella di moltiplicare i punti di vista, di ampliare sguardi, di – forse – essere meno disperati grazie alla consapevolezza di un’angoscia condivisa.
E allora, questo martedì 17 alle 20.30, il regista Harmony Korine offre la propria lettura con “Spring Breakers. Una vacanza da sballo”. La pellicola si muove nell’ambito delle vacanze di primavera – momento di “sballo” annuale attesissimo dagli studenti americani, e oggetto di diverse narrazioni cinematografiche. Qui, però, la situazione trascende e – da una bravata iniziale – si innesca una deriva di violenza e trasgressioni.
Ma a essere dominanti, più ancora che i fatti, sono gli atteggiamenti: immaturità e crudeltà caratterizzano questi ragazzi – fatti di «narcisismo, immobilità psicologica, rottura degli schemi e comportamenti a rischio»; e volti alla soddisfazione di desideri immediati, alla ricerca di emozioni estreme, e mai disponibili al raggiungimento di obiettivi che necessitino un impegno reale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino