21 marzo: Libera a Milano per la Giornata della Memoria e dell’Impegno

Anche i migranti di Cutro verranno ricordati nella lettura delle vittime innocenti delle mafie

Il logo dell'iniziativa
Il 21 marzo 2023 Libera, la rete italiana di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout coinvolti nella...

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Il 21 marzo 2023 Libera, la rete italiana di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout coinvolti nella lotta alla criminalità, scende nuovamente in campo in difesa di giustizia sociale, verità per le vittime della mafia, diritti civili e libertà.

L'appuntamento annuale con la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, di scena lo scorso anno a Napoli, si svolgerà questa volta a Milano. Qui, a partire da Corso Venezia fino a Piazza del Duomo, si terranno il corteo militante e infine la lettura dei nomi delle 1.069 vittime innocenti della criminalità organizzata. Quest'anno, alla luce della gravità dei fatti di Steccato di Cutro, la lettura dei nomi delle vittime comprenderà anche gli 88 migranti che hanno perso la vita nel naufragio sulle coste calabresi. «Leggeremo i nomi dei migranti perché riteniamo che dietro quei morti nei nostri mari ci siano sempre degli interessi e dei poteri forti», spiega don Ciotti, «per non dimenticare che i naufragi e i respingimenti sono il frutto di una diffusa cecità e sordità etica».

Parteciperanno alla manifestazione migliaia di aderenti provenienti dai presidi di Libera dell’intera penisola, tra cui anche rappresentanti dei presidi della provincia di Napoli e della Campania. Simultaneamente, in centinaia di altri luoghi in Italia, Europa, Africa e America Latina si ricorderanno le vittime innocenti delle mafie con iniziative parallele e approfondimenti in materia di mafie e corruzione.

 

È POSSIBILE

Con lo slogan “È possibile” Libera sigla la ventottesima edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno celebrando la primavera della legalità con fiducia e speranza nel futuro. «In un momento storico in cui le difficoltà sono numerose», scrivono i rappresentanti di Libera, «abbiamo il dovere di indicarci insieme la strada, di dirci dove può e deve portarci il nostro impegno comune». Un inno, quindi, alla capacità umana di superare le sfide e abbracciare il cambiamento necessario in maniera condivisa. Un cambiamento che vada in direzione della tutela di alcuni diritti e valori fondamentali, tra cui la pace, la giustizia, la verità, l’accoglienza e la libertà.

Tra il 20 e il 21 marzo, Milano ospiterà i momenti centrali della Giornata della Memoria e dell’Impegno, a partire dall’Assemblea dei familiari presso l'Università Statale di Milano il 20 marzo. A seguire, martedì 21 marzo, si svolgeranno il corteo, la lettura dei nomi delle vittime delle mafie e l’intervento di Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera. Nella medesima giornata, si terranno seminari di approfondimento e iniziative dedicate alle scuole, tra cui alcune proiezioni sulle principali inchieste giornalistiche sulle mafie.

LA GIORNATA

Riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano a partire dal 2017, la Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie si è tenuta per la prima volta il 21 marzo del 1996 a Roma. L’iniziativa, che ogni anno cambia città ospitante, nasce da un «grido di identità negata», dalla vicenda di Carmela e di suo figlio Antonino Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone. A un anno dalla strage di Capaci, infatti, Carmela vedeva negato il ricordo di suo figlio. Antonino veniva ricordato come uno dei “ragazzi della scorta”. Nessun accenno alla sua vita, al suo impegno, a tutto ciò che quella morte crudele gli aveva strappato. Nemmeno un richiamo al suo nome.

Il 21 marzo nasce in questo modo, come supplica di memoria da parte di una madre. Una memoria di cui c’è bisogno ancora oggi, per far sì che l’impegno a favore della giustizia, la verità e i diritti non si esaurisca e che il ricordo delle vittime innocenti delle mafie si faccia seme di senso di responsabilità, libertà e riscatto.

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Il Mattino