I professionisti fanno rete per il sociale. Accade a Napoli, dove il Centro tutele per famiglie e imprese sovraindebitate presieduto dall’avvocato Monica Mandico, per...
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«Abbiamo coinvolto diversi professionisti che si occupano del sociale», evidenzia Monica Mandico, presidente del Centro tutele. «Nella nostra rete ci saranno avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, associazioni, comitati cittadini: affronteremo i temi dell’alcol ai minorenni, delle violenze familiari, dei debiti. Tutti argomenti che si collegano tra di loro perché portano a una crisi della famiglia. Crediamo che la rete che intendiamo costruire possa essere utile per restituire una serenità a 360 gradi alle persone che ogni giorno ci raccontano vicende drammatiche».
Il Centro tutele ha chiuso di recente il primo anno di attività: «Ci occupiamo delle persone che stanno per perdere la casa o hanno il pignoramento dello stipendio - spiega l’avvocato Mandico - Oggi ci sono soluzioni per ripartire grazie alla Legge 3 sul sovraindebitamento e al recente emendamento che dà la possibilità di bloccare i pignoramenti per la prima casa. In dodici mesi abbiamo risolto oltre cinquanta casi, trovando soluzioni per famiglie e imprenditori e i nostri casi sono stati oggetto della pubblicazione di un libro che racconta le storie affrontate nel nostro studio».
All’iniziativa, presentata presso la sede del Centro tutele in via Epomeo a Napoli, hanno aderito lo scrittore ed economista Vincenzo Imperatore; Gerardo Avallone del comitato Genitori no alcol; Teresa Martucci Schisa, presidente dell’associazione 31 salva tutti; Stefania Fanelli del centro antiviolenza Frida; Carmine Foreste, consigliere del Coa Napoli; Antonio Sasso, direttore del Roma, Carmine Peluso, Giovanni Adelfi e numerosi avvocati e commercialisti.
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Il Mattino