Covid a Napoli, pranzo stellato per i pazienti dell'ospedale Cardarelli con lo chef ​Iannotti

Covid a Napoli, pranzo stellato per i pazienti dell'ospedale Cardarelli con lo chef Iannotti
Un pranzo di Natale stellato per i pazienti Covid del Cardarelli di Napoli. E stato infatti lo chef due stelle Michelin Giuseppe Iannotti, del ristorante Krèsios di Telese...

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Un pranzo di Natale stellato per i pazienti Covid del Cardarelli di Napoli. E stato infatti lo chef due stelle Michelin Giuseppe Iannotti, del ristorante Krèsios di Telese Terme, a creare il menu per il Natale dei degenti attualmente ricoverati nei reparti Covid del Cardarelli. Ispirato alle feste, il menu prevede una lasagna con mozzarella di bufala campana dop e ragù, guancia di manzo glassata all'Aglianico e cotta a bassa temperatura, e purea di patate con burro salato. Come dolce, una fetta di pastiera con ricotta di bufala.

«È un'iniziativa nata nel pieno della prima ondata di Covid, nei mesi del lockdown con il progetto 8pus. Il mio desiderio - spiega lo chef - è quello di regalare un sorriso a chi in questo momento ha poche ragioni per sorridere». Iannotti preparerà anche un secondo menu per i pazienti che hanno difficoltà a masticare cibi solidi, a base di pastina in brodo di cappone e vellutata di patate con purea. I pasti saranno donati domani ai pazienti che sono costretti ad un ricovero in isolamento nei percorsi Covid dell'azienda ospedaliera.

«I pazienti colpiti dal virus - ricorda il direttore generale Giuseppe Longo - soffrono per la malattia, ma anche per l'isolamento che la malattia comporta. Una lontananza che a Natale si sente ancor di più, perché è il momento nel quale tutti vorremmo poter anche solo abbracciare i nostri cari. Questa donazione che ci arriva è quindi ancor più importante, perché ci aiuta in uno sforzo quotidiano che portiamo avanti anche nel senso dell'umanizzazione delle cure».

Di umanizzazione delle cure parla anche Romolo Villani, direttore delle attività Covid: «Il virus - sottolinea - continua ad essere un nemico temibile, spero che ci sia soprattutto consapevolezza nel festeggiare il Natale quest'anno». La donazione dei menù avverrà nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza e contenimento del contagio: le pietanze verranno preparate al di fuori dell'azienda ospedaliera e consegnate al personale preposto che si occuperà poi di servile ai letti dei pazienti. «In un momento delicato come quello attuale - dice il direttore sanitario Giuseppe Russo - non possiamo permetterci alcun passo falso. Anche in quest'occasione tutto seguirà rigidi protocolli di controllo per evitare di favorire occasioni di contagio. Grazie ad iniziative come questa riusciamo a regalare un sorriso a chi in questo momento comprensibilmente si sente in grande difficoltà».

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Il Mattino