Cultura Lab Naples: scuole, associazioni e territorio si alleano per il patrimonio culturale

Cultura Lab Naples: scuole, associazioni e territorio si alleano per il patrimonio culturale
Qualcuno che ci ha giocato – ma chi, non ci ha giocato? – potrebbe chiamarlo: “Nomi, luoghi, città”. Si tratta di “Cultura Lab Naples”,...

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Qualcuno che ci ha giocato – ma chi, non ci ha giocato? – potrebbe chiamarlo: “Nomi, luoghi, città”. Si tratta di “Cultura Lab Naples”, il primo laboratorio per studenti ideato da scuole consorziate tra loro e associazioni. Sono tutte realtà che insistono sul territorio della Municipalità 4 ed è proprio il patrimonio artistico-culturale che si trova nei suoi spazi che sarà valorizzato dall’operato degli allievi.


Il progetto, frutto dell'inedita alleanza permanente tra gli istituti scolastici e imprese sociali, viene presentato il 27 febbraio alle 10 negli spazi di Gesco Società cooperativa sociale (Complesso polifunzionale Inail, Torre 1, 9° piano, Centro direzionale di Napoli).

L’innovazione del progetto si fonda inoltre sul metodo: ovvero la capacità delle associazioni, insieme alle scuole, di esprimere un lavoro di progettazione con i giovani, attraverso spazi, strumenti e linguaggi convincenti. E poi sullo spirito, il significato etico-sociologico della valorizzazione del “bene comune”. Ma come si andrà a sostanziare? Il progetto, in concreto, individuerà le eccellenze del luogo e i fenomeni che lo hanno caratterizzato.

Su tutti il cinema, come dimostrano le tante pellicole che si sono girate proprio nell'ambito della Municipalità. Da “Operazione San Gennaro” a “L’amica geniale”, passando per “Così parlò Bellavista” e “Perez.”, questo territorio è quasi un set all'aperto. Gli studenti sono invitati a individuare un itinerario ideale di location cinematografiche da studiare e presentare, a concittadini e turisti. 

Poi la valorizzazione del cimitero monumentale di Poggioreale: i defunti illustri - Benedetto Croce, Enrico De Nicola, Giovanni Leone, Francesco De Sanctis, Salvatore Di Giacomo, Vincenzo Gemito, Saverio Mercadante, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani - torneranno a parlare e a parlarci, dall’alto di sapienze gigantesche, commentando la vita e l’arte, magari offrendo indicazioni per i tempi moderni, provocando e suggerendo strade maestre. Il tutto diventa una versione contemporanea e partenopea di “Spoon river”, ricostruita in un volume e poi teatralizzata.

In tutto sono otto laboratori, opifici dell’arte e della creatività, che daranno vita alla progettazione di itinerari innovativi centrati sulle risorse della Municipalità IV: insomma “Nomi, luoghi, città” rinascono grazie alla passione degli studenti nella riconquista degli spazi pubblici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino