«Donne resistenti... raccontiamoci»: l'incontro a Napoli sul tema della disabilità

Donne resistenti
Università Parthenope, unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Napoli e associazione Artur, hanno promosso il dibattito “Donne resistenti…...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Università Parthenope, unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Napoli e associazione Artur, hanno promosso il dibattito “Donne resistenti… raccontiamoci”. Un confronto a più voci per analizzare il tema della disabilità dal punto di vista delle mamme disabili o che hanno figli portatori di disabilità, un talk a cuore aperto come è stato definito dalla docente Maria Luisa Iavarone - moderatrice dell'incontro e presidente dell'associazione Artur.

Dopo i saluti istituzionali del prorettore vicario, Francesco Calza, è intervenuta Maria Filippone - vicesindaco Comune di Napoli: «Mettere insieme il tema della donna e quello della donna disabile è molto interessante perché - se parliamo di donne resistenti - le donne disabili sono resistenti il doppio». Ospite dell'incontro Rosalia Porcaro che, attraverso la satira dei suoi personaggi, ha analizzato il tema della differenza di genere: «La strada da percorrere è lunga, anche il fatto che si senta ancora la necessità di parlare di quote rosa, vuol dire che c'è ancora tanto da fare. Resistere significa trovare la propria strada, indipendentemente dal genere».

Un confronto corale per lanciare il messaggio, sintetizzato nelle parole del presidente dell'unione ciechi ed Ipovedenti di Napoli Mario Mirabile, della necessità di abbattere le barriere e dialogare con la città perché ognuno di noi è diverso ed è fondamentale lavorare ad una comunità che sia responsabile. «Abbiamo toccato storie nella loro pienezza - ha sottolineato Iavarone - raccontate con passione, per ribadire l'importanza della cura e della responsabilità educativa», l'Università Parthenope a tal proposito ha un corso di laurea magistrale in progettazione dei servizi educativi, formativi, media education e tecnologie per l'inclusione nei contesti formali e non formali che si occupa in particolare di attività di inclusione sociale e di prevenzione del disagio all'interno di scuole, enti o cooperative.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino