In beneficenza la prova generale de La Traviata

La Traviata al S. Carlo
Ritorna al Teatro di San Carlo il capolavoro di Giuseppe Verdi...

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Ritorna al Teatro di San Carlo il capolavoro di Giuseppe Verdi ispirato al celebre romanzo di Dumas figlio. La “Signora delle Camelie” si chiamava in realtà Marie Duplessis e morì di tisi a soli 23 anni nel 1847, un anno prima della pubblicazione del romanzo. Marie, una delle cortigiane più raffinate e desiderate di Parigi, aveva la stessa età del giovane Dumas. La loro relazione durò poco meno di un anno quando entrambi erano ventenni. Nel romanzo Dumas figlio riassume il motivo della loro separazione in una tragica battuta: “Cara Margherita, non sono né abbastanza ricco per amarvi come vorrei, né abbastanza povero per essere amato come vorreste voi…” Giuseppe Verdi, quando compose l’opera, stava attraversando una fase compositiva nuova, libera dai soggetti storici, orientata verso un teatro più intimo, che indaghi sulla psicologia dei personaggi. Nacque da quest’indagine la “trilogiapopolare (o romantica)”, della quale La Traviata costituisce l’ultimo titolo. Il soggetto di Alexandre Dumas che fece presa sull’animo del compositore che a lungo medita sull’opera che poi compone di getto. Interessante la scrittura verdiana: il Cigno di Busseto, da tempo, si era liberato dell’eredità dei suoi predecessori, in particolare Donizetti e Rossini, e puntava sulla prevalenza dell’azione scenica e drammatica sulla purezza della linea melodica. Inoltre una sapiente amministrazione del linguaggio tonale faceva aderire in modo puntuale la musica alla psicologia dei personaggi. Lo stesso preludio all’atto I costituisce un esempio chiaro di ciò. Il tema dell’amore di Violetta per Alfredo cantato, in un registro centrale, dai violoncelli, è accompagnato da una merlettatura dei violini primi che simboleggia, pur nello slancio della passione, la frivolezza della cortigiana; un contrasto drammatico che domina l’intera opera. Domenica 25 febbraio ore 18 andrà in scena la Prova Generale dell’Opera La Traviata, diretta da Daniel Oren. Parte dell’incasso della serata, inserita tra gli appuntamenti del Progetto Il San Carlo per il Sociale, sarà devoluto al Museo delle Arti Sanitarie / Farmacia Storica degli Incurabili che sostiene il Progetto di tutela della memoria farmacologica e conservazione di uno dei più incredibili capolavori architettonici del barocco-roccocò napoletano.
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Il Mattino