Il «catenaccio» delle emozioni alle neomamme di Pozzuoli

Il «catenaccio» delle emozioni alle neomamme di Pozzuoli
Scolpire un'emozione. Racchiudere l'attimo eccezionale in uno scrigno inviolabile. O meglio, in un catenaccio digitale che nessuno potrà mai più riaprire....

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Scolpire un'emozione. Racchiudere l'attimo eccezionale in uno scrigno inviolabile. O meglio, in un catenaccio digitale che nessuno potrà mai più riaprire. Proprietario compreso. È il Joyloocker ideato e brevettato in tutto il mondo da Gabriele Ferrandino, ingegnere e amministratore della Gfidea, azienda titolare del brand. Un momento speciale «è per sempre»: il giorno della laurea, del matrimonio, della nascita di un figlio; nessuno potrà mai più modificare o cancellare quella frase, fermare il cronometro che scorre sul dispaly, distruggere la foto custodita nel catenaccio.

Dopo la casa di moda Kiton che abbinerà la charme ai manici di borse e valigie, l'approccio imprenditoriale sbarca nella sanità pubblica. A cominciare, per la prima volta in Italia, dalla Divisione di Ostetricia e Ginecologia, centro di Ginecologia Robotica, Laparoscopica e Procreazione medica assistita di Pozzuoli. Ad accogliere l'idea, il direttore generale dell'Asl Napoli nord 2, Antonio d'Amore, e il primario del reparto, Luigi Stradella

Domani infatti, il Joyloocker sarà donato a tutte le partorienti del Santa Maria delle Grazie. Le neomamme potranno così «incidere» l'emozione del prezioso momento. La sanità pubblica promuove se stessa dunque, e chissà che il gadget non sia un incentivo per incrementare l'attuale, esiguo numero della nascite. 

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Il Mattino