Una scuola a forma di faro per illuminare di notte il quartiere buio di Scampia, un edificio ipertecnologico con orto e pannelli solari («perché a scuola fa molto...
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Primo classificato, l’istituto «Francesco di Capua» di Castellammare di Stabia con la proposta di «Scuola 2.0» che produce energia pulita, mentre al secondo posto il polo «Galilei» di Cardito, con l’idea innovativa di scuola rotonda e con l’orto da coltivare con gli insegnanti.
Quest’anno l’iniziativa, alla quale hanno preso parte oltre 600 ragazzi delle scuole medie della Campania, si è arricchita del patrocino del Ministero dell’Istruzione e della Fondazione Agnelli. I tre progetti sono stati selezionati da una giuria di addetti ai lavori e rappresentanti dell’Ance Campania.
«L’open space interattivo non è più un esigenza esclusiva dei luoghi di lavoro creativi – ha affermato il presidente dell’Ance Campania, Gennaro Vitale – ma è una richiesta che arriva direttamente dai ragazzi che hanno presentato i progetti di scuola ideale. Oggi i nostri edifici scolastici sono strutturalmente fatiscenti e, secondo i dati nazionali dell’Ance, per oltre il 40 per cento sono da rottamare. Senza dimenticare che la quasi maggioranza è stata costruita prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica e una scuola su tre – ha aggiunto il presidente regionale dell’Ance – è ad elevata pericolosità. Mentre sul fronte dell’efficientamento energetico siamo praticamente all’anno zero qui in Campania».
«Questi ragazzi sono i nostri costruttori di futuro. Non solo ingegneri o manager edili, ma soprattutto costruttori di idee e di iniziative per migliorare la vivibilità delle nostre città – ha sottolineato la presidente dei Giovani dell’Ance Campania, Angela Verde – grazie all’impegno dimostrato nell’elaborare questi progetti di vera e propria trasformazione urbana partendo proprio dalle scuole».
«La dispersione scolastica – ha concluso il presidente dei costruttori campani – è anche colpa delle aule fatiscenti e degli edifici pericolanti. E questi progetti dei ragazzi, pieni di luce e di idee innovative, sono segnali da intercettare e trasformare in occasioni durature di crescita delle nostre comunità». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino