SORRENTO - Uno spicchio di limone, simbolo della penisola sorrentina, con i colori dell'arcobaleno, segno distintivo della comunità lgbt: ecco il logo scelto per il...
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La sede sorrentina della Cgil ha ospitato la prima assemblea pubblica del Sorrento Pride, durante la quale è stato individuato anche lo slogan della parata: «Magnate 'o limone». Anche in questo caso si tratta di una scelta ben ponderata: «Con un sorriso e un sano umorismo - spiegano gli organizzatori - intendiamo invitare chi ancora discrimina ad adeguarsi alla realtà provando ad assimilare qualcosa che sembra avere un sapore troppo aspro». All'assemblea hanno preso parte decine di persone, a cominciare da giovani e studenti, pronti a fornire il proprio contributo per contrastare ogni pregiudizio verso gay, lesbiche, bisessuali, trans, queer, migranti, femministe, disabili e, in generale, verso chi si senta stretto da un'etichetta o da un tabù culturale.
Il corteo del 14 settembre, che dovrebbe attraversare il centro della città di Sorrento secondo un percorso che dovrà comunque passare il vaglio di Comune e Questura, chiuderà l'Onda Pride 2019, cioè la rete di manifestazioni che include tutti i pride delle varie città italiane, e costruirà ponti con il World Pride di New York, in occasione dei 50 anni dai moti di Stonewall, e con il Roma Pride, a 25 anni di distanza dalla prima manifestazione in Italia. Attese in Costiera personalità da sempre in prima linea per i diritti della comunità lgbt come il giornalista e conduttore televisivo Alessandro Cecchi Paone e la senatrice Monica Cirinnà, firmataria della legge che ha introdotto le unioni civili nel nostro Paese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino