Napoli: un babà, un albero della vita e il Vesuvio, il Pascale cura anche con i colori

Napoli: un babà, un albero della vita e il Vesuvio, il Pascale cura anche con i colori
Un babà che sembra uscire dalla tela tanto sembra vero, un Vesuvio che si specchia nel golfo e un albero della vita di tre metri e sessanta per un metro e venti. La...

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Un babà che sembra uscire dalla tela tanto sembra vero, un Vesuvio che si specchia nel golfo e un albero della vita di tre metri e sessanta per un metro e venti. La galleria d’arte dell'istituto “Pascale” si arricchisce di altre tre opere. A realizzarle un professore, paziente di Paolo Ascierto, e due sue allieve. Il professore si chiama Alfredo Cordova, le alunne dell’Istituto artistico di Marcianise, Emilia Di Lorenzo e Ilaria Maietta.

L’opera più grande si intitola e il suo autore l’ha realizzata pensando proprio di donarla all’Istituto dei tumori di Napoli dove è stato ricoverato e ora ciclicamente viene per effettuare controlli. La malattia che ha combattuto, il melanoma. Ora sta bene il professore, ma al “Pascale” è rimasto legato. E alla consegna è stato presente anche il medico che lo ha curato, Paolo Ascierto, oltre al direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi. Bellissime anche le altre due tele, grandi un metro per un metro realizzate dalle due giovanissime alunne.

Le tre opere sono state sistemate nel corridioio che divide i due ingressi principali della palazzina degenze dove campeggiano le opere di altri artisti: due murales e due dipinti di Alessandro Ciambrone, il Vesuvio che spacca il virus di Gennaro Regina, due opere donate dalla Syart di Sorrento,

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Il Mattino