Olimpiadi della pace, la carica dei mille dell'Azione cattolica di Napoli per il dialogo tra i popoli

L'iniziativa dell'associazione diocesana di Napoli, la presidente Soldi: possibile solo con l’impegno quotidiano di tutti e di ciascuno

Un momento della manifestazione dell'Azione cattolica
Circa in mille, tra bambini, ragazzi, giovani e adulti provenienti da tante parrocchie della diocesi, si sono ritrovate ieri all’Associazione Sportiva Dilettantistica...

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Circa in mille, tra bambini, ragazzi, giovani e adulti provenienti da tante parrocchie della diocesi, si sono ritrovate ieri all’Associazione Sportiva Dilettantistica Kodokan Sport Napoli per la Festa della Pace Unitaria dell’Azione Cattolica di Napoli, dal titolo “Olimpiadi della Pace”. In linea con il cammino della Chiesa, il mese di gennaio nell’itinerario formativo dell’Azione cattolica è il Mese della Pace: un’attenzione che l’associazione ha da sempre per accompagnare bambini, giovani e adulti a riflettere su questo tema, perché ciascuno si faccia portavoce e testimone di un messaggio di pace che arrivi forte in un tempo segnato dai conflitti e dalla guerra, ma che educhi a rinnovare l’impegno ad essere “artigiani di pace” nel quotidiano. Da qui la scelta di vivere la festa conclusiva in un luogo simbolo nella storia di Napoli, il Real Albergo dei Poveri in Piazza Carlo III, luogo della memoria, che oggi accoglie e rieduca migliaia di giovani attraverso lo sport e che rappresenta il centro da cui ripartire per un nuovo sviluppo umano e culturale della nostra città. È stata una mattinata di gioia e di festa, dove i partecipanti hanno vissuto insieme momenti di gioco, conosciuto i valori dello sport e ascoltato testimonianze e racconti di pace, progetti di bene possibili proprio grazie allo sport e al gioco di squadra. Dopo una breve accoglienza a suon di musica e divertimento, la mattinata si è aperta con i saluti del Vescovo Ausiliare della Chiesa di Napoli S.E. don Michele Autuoro, della vicesindaco del Comune di Napoli Laura Lieto e del consigliere delegato all’Urbanistica per la Città metropolitana Giuseppe Bencivenga. Tutti hanno evidenziato la ricchezza dell'incontro con l'altro condividendo l’impegno comune a costruire la pace con gesti concreti nella nostra città, soprattutto attraverso la sinergia tra associazionismo e istituzioni. Sono poi intervenuti il coordinatore Internazionale Sport Scholas Occurrentes Mario Del Verme e il presidente del Centro Sportivo Italiano di Napoli Salvatore Maturo che hanno raccontato le esperienze che rappresentano e i progetti educativi messi in campo. Il presidente del Kodokan Sport Napoli maestro Giuseppe Marmo ha ricordato come lo sport possa essere un antidoto alla delinquenza minorile e alla malavita dei giovani di Napoli. Intervenuti anche i ragazzi di Street Is Culture, associazione sportiva impegnata in tanti progetti sociali e nata per promuovere e diffondere la cultura street e urban attraverso discipline quali parkour, BMX e skateboarding. Tra le testimonianze della giornata forte è stata quella di Pino Maddaloni, campione olimpico di judo, che, raccontando la sua esperienza, ha dichiarato come: “per raggiungere un grande risultato come la pace, abbiamo bisogno di giornate come questa, che ci ricarichino di energie positive, stimolando incontri, confronti e amicizie. Nella vita non si perde mai, o vinciamo o impariamo.” A tutti gli ospiti è stato fatto dono di una medaglia in legno a forma di colomba, realizzata dai detenuti del carcere di Secondigliano. Nella seconda parte della giornata, i partecipanti, divisi in squadre, hanno visitato la sede del Kodokan e provato attivamente dodici sport, tra cui judo, boxe, basket, ma anche calcio, arte circense, ginnastica ritmica e artistica. Guidati dagli istruttori del centro sportivo, ragazzi, giovani e adulti hanno sì scoperto di più sulle singole discipline sportive, ma compreso come ognuna di esse possa rappresentare un “allenamento alla pace”.

La mattinata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Ausiliare S.E. don Michele Autuoro, che nella sua omelia ha invitato a sentirsi famiglia e a riconoscersi tutti fratelli.. «Vivere questa gioiosa e bella giornata ci ha aiutato a fare scuola di pace. Cristo è quella sorgente da cui proviene la forza di essere testimoni di Pace», dice don Michele. In chiusura la presidente dell’Azione Cattolica di Napoli Maria Rosaria Soldi nel suo intervento ha ringraziato i presenti per la forte e meravigliosa partecipazione e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della Festa. Nel suo saluto evidenzia che la bellezza di questa festa è nell'averla costruita insieme a tanti altri stringendo alleanze preziose: «Abbiamo e dobbiamo sentire la responsabilità ad essere artigiani di pace, mettendoci in gioco, perché la pace è possibile solo con l’impegno quotidiano di tutti e di ciascuno». Un segno in ricordo della giornata è stato poi consegnato a tutti i partecipanti: una medaglia olimpica che ci ricorda l'importanza di allenarsi ogni giorno a diventare campioni di pace, campioni di vita.

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Il Mattino