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Pompei, i carabinieri regalano giocattoli e panettoni ai potenziali baby camorristi, per far capire loro che la divisa è amica ed è sempre pronta ad aiutarli. Il sindaco di Pompei, poi, per i minori a rischio invia la Befana a domicilio per distribuire le calze ai bambini della fondazione per il recupero minorile “A’ voce d'è creature” che sorge nell’ex roccaforte del boss Ferdinando Cesarano.
Dove fino a poco tempo fa si riunivano i summit della camorra, da 14 anni ci sono minori - dai 4 ai 17 anni – che imparano a vivere seguendo la strada della legge.
«I bambini hanno il diritto di vivere il Natale con gioia e spensieratezza. Hanno il diritto di essere tutti uguali e avere regali, calze, giocattoli e cioccolata. Noi, rappresentanti delle istituzioni, invece, abbiamo il dovere di rendere il loro Natale unico e felice», ha evidenziato il sindaco Carmine Lo Sapio. Per i carabinieri, invece, è più difficile far capire ai bambini che la divisa che indossano “è buona”.
«Questi bambini ci vedono come i cattivi perché siamo quelli che portano via i loro papà. Devono, invece, capire che noi siamo vicini a loro per difenderli e che la legalità è l’unica strada da percorrere». Il luogotenente Angelo Esposito, comandante della stazione dei carabinieri di Pompei, e i suoi uomini hanno consegnato panettoni e giocattoli ai piccoli “salvati” dai tentacoli della camorra. I sogni degli scugnizzi di don Merola si realizzano grazie ai benefattori privati che investono nei sorrisi dei bambini.
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