Ci sono due grandi scienziati napoletani, illustri rappresentanti delle nuove frontiere della ricerca nel settore della genetica, tra i premiati più importanti...
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A loro, nella cerimonia che quest’anno si è svolta proprio a Napoli, all’interno del Museo della Pace - Mamt (Mediterraneo, Arte, Musica e Tradizioni), è andato il prestigioso riconoscimento ideato nel 2018 dal “Cenacolo della Cultura e delle Scienze”, l’associazione diretta dal magistrato Giovanni Filocamo, che mette insieme alcuni dei più illustri accademici italiani di varie discipline, dalla letteratura alla medicina, dalla storia alle scienze.
“Dopo la prima edizione di Milano - racconta il fondatore del Cenacolo Luigi Mileto - abbiamo scelto Napoli perché rappresenta la città italiana con il più alto fermento culturale non solo a livello storico ma anche nel momento attuale tanto che credo che proprio da Napoli può partire un ‘nuovo umanesimo’ che, combinato alle nuove tecnologie, possa portare quello sviluppo economico dell’intero Mezzogiorno indispensabile per azzerare le differenze con il resto del Paese”.
Per lo scienziato Franco Salvatore, che a Napoli, in seno al CEINGE, ha formato anche un importante “Laboratorio di Ricerca sulla Longevità” la premiazione de “Il Natale della Ricerca” è stata anche l’occasione per illustrare i suoi ultimi studi in tema di medicina predittiva. A lui il “Cenacolo della Cultura e delle Scienze” ha voluto assegnare anche la presidenza nazionale della sezione “Medicina” del Cenacolo.
La seconda edizione del Premio “Il Natale della Ricerca” ha visto tra i premiati anche altri illustri scienziati ai vertici dei più importanti centri di ricerca italiani, come il direttore del Dipartimento di Neurochirurgia dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, Francesco Dimeco, tra i massimi esperti mondiali di tumori cerebrali e il direttore della Scuola di Specializzazione in Nefrologia dell’Università di Padova, Lorenzo Calò, tra i più importanti esperti mondiali nella cura delle malattie genetiche renali.
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Il Mattino