Napoli, avvocati e artisti donano strumenti per i minori a rischio

Napoli, avvocati e artisti donano strumenti per i minori a rischio
Un pianoforte, tre chitarre e uno strumento a fiato: sono gli strumenti musicali che gli avvocati hanno consegnato questa mattina ai centri diurni minorili e alle case famiglia di...

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Un pianoforte, tre chitarre e uno strumento a fiato: sono gli strumenti musicali che gli avvocati hanno consegnato questa mattina ai centri diurni minorili e alle case famiglia di Napoli, in occasione di un focus sulla devianza minorile e sulla musica come mezzo di inclusione sociale. Gli strumenti sono stati donati dagli avvocati e dagli artisti Gigi D'Alessio, Valentina Stella, Ida Rendano, Francesco Paolantoni e Luigi Auriemma. «Dobbiamo potenziare le attività educative nei territori a rischio, affinché si possa tratteggiare un itinerario correttivo alternativo a tutela del minore», ha detto Gennaro Demetrio Paipais, presidente dell'Unione giovani penalisti e promotore dell’iniziativa presentata dal giornalista Alessandro Iovino nella sala lettura della biblioteca Alfredo De Marsico di Castel Capuano.


«La musica è una grande metafora della vita», ha ribadito introducendo i lavori Roberto Fiore, presidente dell’Ente  Biblioteca De Marsico. Un progetto dalla forte valenza sociale a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, come sottolineato da Alessandra Clemente, assessore ai giovani del Comune di Napoli: «Sono anni che ci dedichiamo ai minori con fatti concreti e per me è stata particolarmente importante l’esperienza con l’area penale, soprattutto a Nisida, dove ho conosciuto tanti ragazzi tra cui Daniele, che prima si sporcava le mani facendo rapine e oggi lo fa onestamente poiché è diventato un bravo pizzaiolo. Ora - ha aggiunto l’assessore - questo nuovo progetto incentrato sulla musica, che tocca le corde dell’anima e che è un percorso educativo che può essere occasione per incontrare modelli positivi di riferimento».
 

Alla presentazione, dove è stato letto un messaggio di saluti di Antonio Tafuri, presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli, ha partecipato tra gli altri Ida Rendano, che ha rimarcato l’importanza della musica come mezzo per offrire una chance ai tanti ragazzi di territori a rischio: «Anch’io sono nata in un quartiere popolare - ha dichiarato l’artista - ma la musica mi ha aiutata a superare molti limiti che avevo da ragazzina. Per questo progetto ho voluto donare una chitarra, che mi auguro aiuti qualche ragazzo a diventare invece un talento della musica». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino