«Imminente un attacco in Europa» l'allarme inascoltato degli 007

«Imminente un attacco in Europa» l'allarme inascoltato degli 007
Cristiana ManganiROMA. Un attacco imminente in Europa: lo aveva annunciato nei giorni scorsi il sito della radio France Info, citando fonti dei servizi segreti transalpini. Gli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cristiana Mangani
ROMA. Un attacco imminente in Europa: lo aveva annunciato nei giorni scorsi il sito della radio France Info, citando fonti dei servizi segreti transalpini. Gli 007 segnalavano la possibilità di attentati da parte di miliziani che avrebbero previsto l'utilizzo di cittadini francesi per attentati in Spagna o in Germania, oppure di estremisti tedeschi o spagnoli pronti a colpire la Francia. Parigi è di nuovo sotto assedio e, ancora una volta, gli 007 d'Oltralpe non sono riusciti a prevedere da dove potesse arrivare l'attacco. Così come è stato con la carneficina di Charlie Hebdo, anche in questa serata di inferno i terroristi sono riusciti a colpire al grido di «Allah è grande».

La segnalazione della minaccia non sembra aver aiutato la Direction centrale du renseignement intérieur che si è trovata di fronte alla nuova offensiva difficilissima da prevedere proprio perché proveniente da cittadini mediorientali naturalizzati in Europa. Un modo per riuscire a sfuggire più facilmente allo screening dell'intelligence cercando di evitare l'identificazione, partendo dal presupposto che gli stati europei non condividono tutte le informazioni sulle persone sospette. France Info ha evidenziato come proprio l'assenza di un adeguato coordinamento sarebbe stato l'anello debole che i terroristi avrebbero provato a sfruttare.
E infatti le falle nel sistema di sicurezza sarebbero emerse clamorosamente nel caso dell'azione terroristica del Talys, quando Ayoub El Khazzani, il 21 agosto, ha tentato un massacro sul treno Amsterdam-Parigi. El Khazzani, di origine marocchina, aveva vissuto in Spagna dove era nel mirino dei servizi segreti per il suo profilo integralista. Era stato anche localizzato in Francia, Germania e Belgio, ma evidentemente senza che si attivasse il corretto flusso di informazioni tra i servizi segreti.
Proprio due giorni fa, i carabinieri del Ros avevano messo a segno un'operazione internazionale che ha portato all'arresto di 17 presunti terroristi, legati ai carnefici della bandiera nera. E dalle investigazioni è emerso quanto sia stato difficile lavorare a livello internazionale, proprio per la mancanza di un coordinamento nelle informazioni. Nello stesso momento la segnalazione di una minaccia è arrivata anche a Lione, dove gli 007 avevano annunciato possibili attentati.

Che l'aria fosse tesa in tutta Europa, comunque, si è percepito ieri anche all'aeroporto di Fiumicino, dove è sembrato molto chiaro che Schengen era stata sospesa: sono stati controllati, infatti, i passaporti anche ai passeggeri europei, cosa che non avveniva da anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino