Benevento, ripresa «congelata» La carica di Inzaghi: «Ci riprenderemo»

Benevento, ripresa «congelata» La carica di Inzaghi: «Ci riprenderemo»
Per gli allenamenti individuali il Benevento preferisce rimanere in stand by. Dopo aver messo in moto la macchina organizzativa, la società ha riflettuto a lungo sul da...

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Per gli allenamenti individuali il Benevento preferisce rimanere in stand by. Dopo aver messo in moto la macchina organizzativa, la società ha riflettuto a lungo sul da farsi e, una volta acquisito anche il parere del medico sociale, ha scelto di aspettare indicazioni più chiare dagli organi competenti. La triade Inzaghi-Foggia-Vigorito si è confrontata a lungo sulla questione. L'ordinanza emessa domenica sera dal governatore De Luca implica la convocazione degli atleti a scaglioni, e per ciascuno di loro spazi delimitati ad uso esclusivo sui campi designati. Si tratterebbe di sedute puramente atletiche, con i calciatori che sarebbero impegnati a seguire un programma di ricondizionamento muscolare appositamente redatto dai preparatori. Il Benevento ha tutte le carte in regola per ripartire: tre campi da gioco, strutture e logistica attrezzate per suddividere gli atleti in gruppi e fare in modo che non ci sia alcun contatto. Ma ci sono comunque impedimenti che non consentono di essere perfettamente allineati al provvedimento del governatore nel breve periodo, che stabilisce come propedeutici i test diagnostici al fine accertare la negatività al Coronavirus di tutti i calciatori.

LE INCOGNITE
Per sottoporre tutti i giallorossi agli esami molecolari (i cosiddetti tamponi) o sierologici occorre tempo: alcuni giocatori residenti in altre province della Campania sono ancora fuori città per aver fatto ritorno alle rispettive abitazioni. L'altro aspetto riguarda lo staff tecnico. A parte Inzaghi, che è rimasto in città con la sua compagna, quasi la totalità dei componenti, da quando le misure sono state allentate, ha fatto ritorno dalle rispettive famiglie tra Sud (Taranto), Centro (Marche) e Nord (Lombardia, Trentino, Veneto) dalle quali erano separati da mesi. Sono stati richiamati e dovrebbero rientrare domani, ma è probabile che gli toccherà osservare un periodo di quarantena (o isolamento fiduciario) provenendo da altre regioni. Tutto era stato programmato per farli tornare operativi dal 18 maggio, quando cioè dovrebbero essere finalmente permessi (il condizionale è d'obbligo) gli allenamenti di squadra. In realtà le sedute individuali non prevedono la necessaria presenza di un tecnico sul campo (l'unica condizione è un presidio medico fisso), ma il ragionamento del club sannita è anche questo: se il calciatore deve allenarsi da solo sul campo senza neppure il preparatore o un collaboratore a disciplinarne esercizi e movimenti, allora tanto vale proseguire con la programmazione in casa, utilizzando cyclette, tapis-roulant, circuiti e gli spazi condominiali o privati all'aperto fino al 17 maggio.
IL PIANO

Che il Benevento intenda ripartire non c'è alcun dubbio: lo testimonia un post su Instagram di Pippo Inzaghi, che pubblicando una sua immagine da calciatore, in piedi in panchina e intento a urlare ai compagni accanto ad Ancelotti, ha commentato: «Quando la strada era per me già scritta. Oggi si ricomincia!! Ci rialzeremo tutti assieme!». Ma la società vuole farlo garantendo la massima sicurezza degli atleti, un effettivo beneficio nella pratica degli allenamenti, e soprattutto non appena ci saranno disposizioni più limpide da parte dei governanti. Non è escluso che si decida di aspettare il varo del nuovo protocollo prima di muoversi ufficialmente. In B la situazione è abbastanza confusa. Non tutti ricominceranno con gli allenamenti individuali. Trapani, Pescara e Crotone hanno ripreso ieri, Spezia e Pordenone lo faranno oggi, domani sarà la volta del Frosinone, nei prossimi giorni Empoli ed Entella. La Salernitana si è presa una settimana per eseguire i tamponi, La Juve Stabia attende il via libera dal Comune per l'utilizzo del «Menti», Ascoli e Venezia attenderanno il nuovo protocollo. Chievo, Cosenza, Cittadella, Cremonese, Pisa e Perugia ne stanno ancora parlando ma rimangono in attesa.
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Il Mattino