Comune di Napoli: bagnini, cuoca e dietista tra i dipendenti

Comune di Napoli: bagnini, cuoca e dietista tra i dipendenti
La metà dei dipendenti comunali ha più di sessant’anni, le assunzioni sono praticamente bloccate per via dello stato di pre dissesto e dello stringente piano...

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La metà dei dipendenti comunali ha più di sessant’anni, le assunzioni sono praticamente bloccate per via dello stato di pre dissesto e dello stringente piano di rientro ad esso collegato: significa che nel giro di tre o quattro anni gli uffici di Palazzo San Giacomo saranno quasi completamente svuotati senza la possibilità di effettuare nuovi innesti.

La questione è seria perché in gioco ci sono servizi determinanti per la cittadinanza che vanno garantiti nonostante tutto. Adesso sappiamo che tra voi lettori in molti staranno sorridendo o ironizzando sui dipendenti pubblici: in questo caso nessuna ironia è concessa perché si tratta di persone che mandano avanti la macchina comunale e vanno rispettate, tutte.

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RISCHIO SCOMPARSA
Ci sono settori che, alla luce dei possibili pensionamenti, rischiano di rimanere completamente vuoti. Si tratta di quelle qualifiche per le quali, attualmente, sono previste in organico solo una o due figure, tutte comunque al di sopra dei sessant’anni. Cosa accadrà quando queste persone andranno in pensione? Nell’intervista di questa stessa pagina il vicesindaco Enrico Panini chiarisce che ogni problema sarà affrontato con determinazione e che i servizi ai cittadini saranno garantiti. C’è, ad esempio, a rischio scomparsa il settore dei funzionari agronomi che sono tre, tutti over sessanta, e dopo di loro, per adesso, non c’è nulla; anche l’area “funzionario tecnico” è a un passo dalla sparizione: sei ultrasessantenni e un ultracinquantenne, senza nuovi innesti è impossibile pensare a una prosecuzione a lungo termine di quegli incarichi. Anche la qualifica di dietista per la quale attualmente il Comune ha una sola dipendente, anch’essa ultrasessantenne e quindi a pochi passi dalla pensione, rischia di sparire. Si tratta della persona che si occupa, tra l’altro, di stilare i menù da sottoporre alle aziende che offrono la refezione scolastica: quando andrà via chi la sostituirà se, per adesso, è l’unica con questa qualifica a Palazzo San Giacomo?

LA CUOCA
Ci sono, poi, anche casi-limite come quello dell’unica figura assunta come cuoco. Si tratta di una donna, aggregata alla squadra dei dipendenti comunali nel 1980 quando, evidentemente, Palazzo San Giacomo aveva bisogno di qualcuno ai fornelli. Attualmente ricopre altri incarichi, ha spiegato il vicesindaco, e comunque, quando andrà in pensione, non ci saranno altri cuochi comunali. Ci sono anche due assistenti bagnanti alle dipendenze del sindaco di Napoli, un ultracinquantenne e un ultrasessantenne: non avendo la necessità di sorvegliare spiagge, attualmente sono destinati agli impianti sportivi. C’è, poi, anche una sostanziosa truppa di autisti specializzati. Il Comune ne ha, alle sue dipendenze, ben 115, due hanno superato i 50 anni, tutti gli altri hanno più di sessant’anni. Sono attualmente destinati all’autoparco di via Medina, a Santa Maria del Pianto e a Pianura. Anche dietro di loro non c’è nessuno: una volta raggiunta la pensione, i mezzi che abitualmente guidano resteranno vuoti.

I VIGILI

Infine una piccola chiosa sulla polizia municipale, da sempre tallone d’Achille, per numero di addetti, del Comune di Napoli. Secondo il documento diffuso da Palazzo San Giacomo, attualmente ci sono 1.762 addetti, compresi quelli destinati solo agli uffici e il 62% del totale ha più di 50 anni. Anche se gli innesti recenti sono stati tanti, c’è bisogno di ulteriori nuove forze altrimenti tutto diventerà difficile. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino