Concorso Regione Campania, il giallo delle correzioni infinite. Il Formez: tempi rispettati

Concorso Regione Campania, il giallo delle correzioni infinite. Il Formez: tempi rispettati
Il presidente De Luca tuona contro i ritardi del Formez, il Formez spiega che i ritardi non esistono: chi ha ragione nella disfida delle correzioni? Il diavolo, dice chi ama le...

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Il presidente De Luca tuona contro i ritardi del Formez, il Formez spiega che i ritardi non esistono: chi ha ragione nella disfida delle correzioni? Il diavolo, dice chi ama le citazioni, si nasconde nei dettagli; e in questo caso i dettagli sono infilati tra gli infiniti documenti che hanno preceduto la realizzazione del concorso. 

Per farvela breve chiariamo subito le posizioni di entrambi, prima di scivolare, appunto, nel dettaglio. Secondo la Regione le correzioni avrebbero dovuto essere completate entro il 22 di ottobre cioè quindici settimane dopo la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale come stabilito dagli “indicatori di risultato”; secondo il Formez la scadenza naturale sarebbe la fine di novembre, così come chiarito nel cronoprogramma ufficiale approvato dalla stessa Regione Campania.

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Siccome gli accordi fra Regione e Formez prevedevano una penale in caso di ritardo pari a 200 euro per ogni giorno in più rispetto alle previsioni, mercoledì scorso Santa Lucia ha scritto al Formez: allo stato attuale sulle correzioni per la categoria D siete in ritardo di 20 giorni, per quelli di categoria C non possiamo quantificare perché non avete ancora concluso il lavoro. Adesso, per chiarire i termini economici della questione, è bene dare un quadro complessivo della vicenda: per il concorsone la Regione ha stanziato più di sei milioni e mezzo (6.584.827 euro e 94 centesimi, per la precisione), sicché una multa che possiamo valutare, per eccesso, in diecimila euro, sarebbe talmente irrisoria rispetto alla cifra complessiva da non risultare determinante nella sfida in atto.

E allora perché c’è questa battaglia sui tempi? I più cattivi dicono, senza avere nessuna certezza, che c’è voglia di completare le procedure in anticipo sulle elezioni regionali della primavera del 2020: sarebbero esclusivamente motivi elettorali, insomma, anche se non è possibile accreditare questa tesi come realistica.

Dalla sede napoletana del Formez, Valeria Russo che gestisce le procedure sul territorio spiega laconicamente che «non esiste nessun ritardo sulla correzione, i tempi saranno rispettati. Cercate di spiegarlo attraverso i media, così sarà chiaro a tutti», 

A dire la verità la risposta più puntuale arriva direttamente dai vertici del Formez che hanno avuto due giorni di tempo per presentare le “controdeduzioni” alla messa in mora della Regione e li hanno usati per predisporre una lettera di ventinove righe dense di puntualizzazioni e anche di controrichieste che alla fine saranno presentate a chi ha commissionato la realizzazione del concorso.
«Nella convenzione (con la Regione n.d.r.) la tempistica è specificata nel cronoprogramma che è indicato al punto 8 del progetto esecutivo approvato da codesta amministrazione il primo marzo 2019 con nota protocollo 0139704. Sintetizzando, questo documento indica nel mese di novembre la conclusione della fase di preselezione», scrive il coordinatore delle aree di produzione del Formez, Valeria Spagnuolo che, in sostanza, intende dire: perché dite che siamo in ritardo se voi stessi avete approvato un documento in cui si diceva che avremmo concluso a novembre?

Dal Formez approfittano anche dell’occasione per fare il punto della situazione sul concorsone per il quale erano state previste affluenze differenti sicché sia il tempo che i denari a disposizione, probabilmente devono essere valutati in maniera differente.

Nella missiva di risposta alla contestazione della Regione è ben spiegato che gli accordi della vigilia si basavano sulla prevista partecipazione di 200mila persone mentre alla fine i concorrenti sono stati 350mila «quindi circa 1,5 volte in più». Si spiega che anche i tempi per le procedure dovrebbero essere allungati anche se, attualmente, il Formez è riuscito a rispettarli.


La chiosa finale, poi, puntualizza che siccome i candidati sono stati una volta e mezzo in più del previsto «si provvederà a predisporre un aggiornamento nella revisione del progetto esecutivo e del budget», cioè: più candidati da esaminare, più denari da versare, il messaggio è più che chiaro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino