«Gonzalo simbolo della napoletanità, non può andare via»

«Gonzalo simbolo della napoletanità, non può andare via»
 Pacta sunt servanda: lo dicevano i latini e lo ripete Claudio Pasqualin, procuratore, avvocato ed esperto di diritto sportivo. La locuzione usata dagli antichi esprime un...

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 Pacta sunt servanda: lo dicevano i latini e lo ripete Claudio Pasqualin, procuratore, avvocato ed esperto di diritto sportivo. La locuzione usata dagli antichi esprime un concetto fondamentale del diritto civile e internazionale: i patti vanno rispettati.


Il riferimento, ovviamente, è al caso Higuain.

«Nessuno ha puntato una pistola alla tempia sua e del fratello procuratore. Quando hanno preso carta e penna un anno fa sapevano benissimo cosa stavano per firmare».

Discutibile, a livello deontologico, alzare la voce soltanto adesso?

«Non valuto gli atteggiamenti degli altri ma fino a quando si resta nell’orticello della dialettica, va bene. De Laurentiis lo ha chiamato ciccione e lui risponde criticando il mercato della società».

È un modo per puntare i piedi e dire: ce ne vogliamo andare?

«Si attaccano al tram se nessuno porta i soldi della clausola».

Rientrerà la questione?

«Siamo a livello di pura schermaglia. Forse la delusione per la sconfitta in Coppa America ha accentuato quello che era un piccolo disagio».

Sono eccessivi i 94 milioni della clausola?

«Si può discutere a lungo se siano troppi o pochi. Sono quelli e devono essere rispettati perché sottoscritti liberamente da entrambe le parti».

È evidente come dietro le frasi di Higuain si nasconda la regia di altri club interessati al centravanti ma non a queste cifre.

«Si sa come va il calcio oggi. Ognuno si comporta come meglio crede, mi pare però che il silenzio del presidente sia abbastanza eloquente».

Il termine stabilito dalla clausola è scaduto: Higuain resterà a Napoli?

«Credo di sì, ne ero convinto prima ancora che venisse fuori quest’ultimo sfogo del fratello».

È anche un tentativo di bussare a soldi?

«Se così fosse, questa non sarebbe la mossa migliore».

È complicato negoziare contratti con De Laurentiis?

«Il presidente è fatto a modo suo e non tutti vogliono l’esclusiva sui diritti d’immagine e di conseguenza è comprensibile che molte trattative vengano rallentate. Ma vedrete che il Napoli farà qualcosa di importante».

Finora è stato un mercato scandito dai mal di pancia e dai rifiuti.

«Koulibaly ha altri tre anni di contratto e per lui vale il discorso fatto per Higuain. De Laurentiis ha il suo stile, non asseconda nemmeno i calciatori fondamentali e tira dritto per la sua strada. Poi magari risolve tutto in una notte di luna piena. Zielinski mi piace, lo vedrei benissimo nel Napoli e forse si può ancora tentare qualcosa. Il no di Lapadula? Ha preferito fare il primo a Sparta piuttosto che il secondo ad Atene».

Con Higuain finirà a tarallucci e vino?


«Gonzalo è un rappresentante perfetto della napoletanità, quasi un tutore. Sono certo che resterà e che confermerà quanto di straordinario ha fatto».
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Il Mattino