Dopo aver adottato per anni il principio del laissez-faire, ovvero del «fate un po' tutti come vi pare», il Comune ha finalmente capito che quello della Movida...
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Diciamo subito che fa una certa impressione il candore con il quale il Comune ha ammesso che finora, su questo fronte, è andata in scena una farsa. La linea dura stabilita ieri certifica infatti quello che è già previsto dalle regole vigenti, nulla di più. Ovvero multe per i titolari che vendono alcolici all'esterno dei locali o sparano il volume della musica alle stelle a notte fonda. Cosucce semplici, appunto, regole condivise. Chi sbaglia paga: dovrebbe funzionare così, in una città normale. Che nulla di tutto questo, finora, sia accaduto lo ha ammesso proprio il sindaco: «Stavolta, di fronte agli errori, si potrà intervenire con sanzioni che prima erano solo paventate e che oggi diventano ufficiali». Che dire? Meglio tardi che mai.
E veniamo ai controlli. La novità più rilevante riguarda l'impiego dell'Esercito, che non sarà più circoscritto alla zona dei Baretti ma verrà esteso anche a piazza Bellini e piazza del Gesù, zone calde della Movida. All'Esercito scaccia-pensieri, panacea di ogni male, rimedio di ogni disastro (dalla camorra ai rifiuti) affideremo dunque anche questo nuovo ingratissimo compito: quello di mettere ordine nel caos delle notti, silenziare la Movida fracassona ma soprattutto ridurre a più miti consigli i molestatori seriali del sonno altrui.
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Il Mattino