Con buona pace dei Pooh e del loro musical, il «Pinocchio» della musica italiana è sempre stato quello cantato da Edoardo Bennato tra i solchi di «Burattino senza fili»,...
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Ed è per questo che crea clamore la trasformazione di quel pezzo di storia cantautorale in un musical prodotto dal Teatro Brancaccio di Roma per la regia di Maurizio Colombi. «Dopo aver trasformato nove anni fa ”Sono solo canzonette” nel musical ”Peter Pan” mi sono reso conto che certe storie, portate a teatro, hanno bisogno di maggior respiro rispetto a quanto gliene danno due facciate di long playng» spiega «Edo», al lavoro anche sul successore de «Le vie del rock sono infinite» sul mercato in autunno. «Come nella storia del ragazzo volante ero ricorso ad altri brani del mio repertorio quali ”Viva la mamma” o ”Le ragazze fanno grandi sogni”, così stavolta irrobustisco lo show con un paio di inediti, intitolati ”Lucignolo” e ”Al diavolo il grillo parlante”, e qualche altro mio altro pezzo forte del passato come ”Ma che bella città”».
Il messaggio, assicura Bennato, rimane però lo stesso. «La favola di Collodi aveva una sua morale: se ti comporti bene, diventerai un adulto in regola.
Il Mattino