Napoli, devastato il parco Mascagna: addio alle giostre e ai servizi igienici

Napoli, devastato il parco Mascagna: addio alle giostre e ai servizi igienici
Napoli, devastazione tra le giostrine. Sistematicamente vandalizzate dagli incivili, distrutte dal maltempo, lasciate all’incuria, come i servizi igienici delle aree versi....

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Napoli, devastazione tra le giostrine. Sistematicamente vandalizzate dagli incivili, distrutte dal maltempo, lasciate all’incuria, come i servizi igienici delle aree versi. Prendiamo a esempio tre casi, tra i numerosi presenti in città: il parco Mascagna, al Vomero, nei giardini di via Ruoppolo. La Villa Comunale: le cui aree giochi sono state riparate dal Comune e dopo poco rivandalizzate. Giostrine da Far West anche in Floridiana, come notato prima della chiusura del parco (sbarrato da prima di Natale per caduta di alberi). Pochi fondi – per il verde, per lo sport, per i più piccoli – e tanta inciviltà. Entrambe storie non nuove, purtroppo, ma sempre attuali. 


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I bagni orribili. Tazze a pezzi e arrugginite, lavandini cadenti, pavimenti luridi, ceramiche addirittura staccate dai tubi e lanciate qua e là nelle toilette. Benvenuti al Vomero, Parco Mascagna. «La situazione è così da mesi – commenta Paolo De Luca, presidente della V Municipalità – In condizioni indecorose e con i servizi negati all’utenza. E pensare che la scorsa settimana il Servizio Ambiente del Comune ha presenziato alla messa in dimora di una palma vicino ai locali destinati ai bagni. E questo degrado regna in una zona in cui ci sono grande richiesta e penuria di aree giochi. Se l’Amministrazione non è in grado di intervenire, allora apra almeno ai privati». «Nel Mascagna in via Ruoppolo - dice Gennaro Capodanno del Comitato Valori Collinari – alcune delle giostrine sul prato sintetico, un’altalena e un dondolo, sono da tempo rotte mentre altre sono state del tutto eliminate. Nelle poche aree a verde pubblico a disposizione dei circa 120mila residenti della municipalità collinare la situazione dei pochi giochi appare disastrosa». 

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La Floridiana è chiusa dal 23 dicembre per caduta alberi, e difficilmente riprenderà a pieno regime prima dell’estate (c’è speranza invece di aprire prima il cancello sul lato di via Aniello Falcone). A poco sono servite le proteste dei cittadini nel periodo delle vacanze natalizie e al momento non esistono tempistiche esatte per la riapertura, nonostante i due milioni di euro promessi dal Ministro Franceschini nei mesi scorsi. «Anche nella villa Floridiana, prima della chiusura, le giostrine risultavano vandalizzate – prosegue Capodanno – Non si comprende come mai il museo sia rimasto chiuso per oltre un mese lasciando fuori tanti visitatori, anche stranieri che erano saliti al Vomero appositamente, dal momento che si sarebbe potuto accedere dall’ingresso di via Aniello Flacone, così come avverrà dal 1° febbraio. Ma la cosa più è che, per i soli lavori e di potatura e messa in sicurezza degli alberi nel tratto che va dall’ingresso da via Cimarosa fino al Museo, nella nota che ho ricevuto dal Ministero si affermi che il loro completamento avverrà entro l’estate. Un totale di sei mesi di chiusura». La stessa V Municipalità, che aveva firmato una convenzione per la manutenzione del parco, non potrà «intervenire prima della messa in sicurezza». 

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Le cose non migliorano in zona Lungomare. Giostrine rotte dai teppisti. Giostrine riparate dal Comune e poi di nuovo giostrine rotte dai teppisti, Questo il destino capitato nell’ultimo mese nell’area giochi in Villa Comunale. «Sporcizia, erbacce, verde incolto, aree interdette al pubblico sono lo spettacolo che si staglia dietro le cancellate chiuse ormai da oltre 3 mesi del Virgiliano. Sulla stessa strada purtroppo si sta tristemente avviando anche la Villa Comunale – spiega Francesco De Giovanni, presidente della I Municipalità – La Villa è chiusa ormai a singhiozzo a causa della mancata manutenzione delle piante e delle alberature che costringono i guardiani a chiusure repentine anche senza allerta meteo». Giostrine, a parte il verde della Villa non se la passa bene. Ancora incuria e inciviltà, appunto.
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Il Mattino